Il sindaco Locci: "Abbiamo i fondi e anche il progetto esecutivo, entro 3 mesi partiranno i lavori". È oramai giunto alle battute finali il mega progetto per il rilancio del commercio in città, quello che richiamerà cittadini da tutto l'hinterland
Si allungano i tempi per la struttura di piazza Nazzari, visitata da Truzzu e Salvini ma, clamorosamente, mai da verdurai e macellai che dovranno lavorarci almeno 3 anni. Dilaga la rabbia: "Avevamo chiesto mesi precisi per spostarci, a maggio c'è già troppo caldo e un trasloco simile non si fa in pochi giorni. Abbiamo visto la struttura da fuori, il Comune ci ha solo promesso un tour interno. A questo punto vogliamo continuare a lavorare nel nostro mercato sino a novembre, è molto meglio"
Due negozi di abbigliamento, una rivendita di cialde di caffè, uno store di vendita di energia, resta sbarrato persino un sushi all you can eat. La crisi, unita alla paura del lungo cantiere per il mercato civico fa scappare chi fa fatica a reggere incassi già bassi. E c'è la guerra per i pochi parcheggi non riservati ai residenti. Tengono botta, a fatica, solo i bar
L’apertura della struttura pensata dalla Giunta Truzzu non prima di fine aprile, slittano ancora i tempi scanditi dagli operai in azione in piazza Nazzari. E spuntano anche due ascensori nel lato di via Cao di San Marco per raggiungere celle frigorifere e parcheggi sotterranei, ancora sbarrati
La verità sulla struttura che ospiterà, si spera per non più di 3 anni, macellai, pescivendoli e fruttivendoli: "Corsie larghe come quelle della frutta e verdura, non le principali", spiegano i venditori. "Sembra un carcere americano", osserva, con un filo di ironia, qualche boxista, "dovremo colorarlo con insegne e banchi. Potevano fare meglio con 5 milioni e mezzo di euro, è chiaro che non sembrerà il nostro vero mercato"
La "casa" per almeno 3 anni di macellai, pescivendoli e fruttivendoli? Tanti cubi che attendono di essere allestiti. Apertura entro febbraio col Comune che mette 1,1 milioni per gli arredi. Qualche boxista storce già il naso: "Meno metri quadri e basteranno pochi clienti in attesa per bloccare tutto". IL VIDEO. Vi piace?
Dopo oltre mezzo secolo San Benedetto va verso la chiusura. Operatori spaventati non dal mega restyling ma dai tempi dei lavori, incerti: "Speriamo di reggere nella struttura provvisoria, vogliamo riavere i nostri posti nel mercato nuovo". Gamberi a 80 euro al kg. VIDEO INTERVISTE
Tra poco più di un mese i boxisti si trasferiranno in piazza Nazzari, dove gli attuali parcheggi sotterranei sono utilizzati come deposito degli operai. Su 180, almeno in venti non lavoreranno più. E cresce la paura per il futuro: "No a venditori improvvisati, il Comune ci garantisca che torneremo nella struttura nuova. E sfruttiamo la terrazza per cucinare i prodotti che vendiamo"
Divampa la polemica sul prossimo trasferimento di decine di box in piazza Nazzari, Giuseppe Farris accusa sia Truzzu che Zedda di avere violato l'accordo di programma, con l'incubo dei parcheggi che riguarderà tantissimi utenti di San Benedetto. "Mancano due mesi alla “deportazione” di 180 titolari di box, dallo storico mercato civico di San Benedetto, alla sede provvisoria di piazzetta Amedeo Nazzari...."
"Mancano appena 2 mesi al trasferimento del mercato di San Benedetto nella nuova sede di piazza Amedeo Nazzari senza che il Comune, incredibilmente, abbia adottato il relativo progetto definitivo", attacca Giuseppe Farris, candidato della Civica 2024 alle prossime elezioni comunali. Ed è proprio sul mercato, sulla piazza Nazzari e sul complicato trasferimento degli operatori che si accendono le scintille
Viaggio nella struttura che ospiterà i boxisti da gennaio 2024. Operai al lavoro, quasi finito un primo blocco con vista sul teatro Lirico. Accanto, oltre i grossi cancelli in ferro, buio e polvere tra gli stalli che dovrebbero essere aperti in parallelo all'arrivo di verdurai, macellai e pescivendoli
Efisio Natalini, da 50 anni, vende frutta e verdura a San Benedetto. È uno dei tanti boxisti che bocciano il trasferimento e anche il restyling della struttura: "Non ci sono più clienti e a fine anno me ne andrò. Avrei resistito solo se fossimo rimasti qui"
I lavori per piazzare 200 box accanto al teatro Lirico sono già iniziati, ma dal Comune non sono ancora arrivate alcune risposte che macellai, verdurai e pescivendoli reputano fondamentali. Massimo Ruggiu: "Ok ai lavori ma vogliamo celle frigo e una campagna di promozione turistica". Diego Strazzera: "Mistero sulle nostre concessioni, rinnovate solo per tre anni. L'amministrazione ha promesso i parcheggi sotterranei ma sono ancora tutti chiusi"
IL NUOVO MERCATO DI SAN BENEDETTO- Primi lavori già quasi terminati, piazzate le basi per ospitare verdura, macellai e pescivendoli da gennaio 2024 sino, almeno, a fine 2026. Controlli già in corso per garantire i parcheggi sotterranei e un'area per celle frigo e magazzini. IL VIDEO
“Manutenzioni carenti”, attacca Marcello, Pd, “ascensori guasti, bagni chiusi per i cittadini, all'impianto di condizionamento che funziona in un piano si e nell'altro no. E il Comune ha fatto figli e figliastri finanziando con 40 milioni un solo mercato, e per via Quirra e gli altri zero”
Il mercato si rifà il look e sarà sottoposto a importanti lavori di ristrutturazione. Boxisti e clienti si trasferiranno dopo le festività natalizie del 2023 nella “Struttura Provvisoria”. Il progetto è stato approvato dalla giunta Truzzu. Scetticismo e proteste da parte degli operatori
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