Sergio Polizzia è uno dei commercianti che ieri ha partecipato alla protesta simbolica nel mercato cittadino, abbassando per qualche minuto la saracinesca del proprio box. Una forma pacifica di dissenso, in netto contrasto con la posizione di molti altri colleghi che pur riconoscendo alcune delle criticità riguardanti la nuova sede, le considerano come assolutamente gestibili e non particolarmente allarmanti, denuncia. A oltre un mese dal trasferimento, i problemi si moltiplicano. “Sappiamo per vie traverse che ci sono delle variazioni al progetto, ma non siamo stati coinvolti nelle modifiche previste per la vecchia struttura”, aggiunge con amarezza. Nonostante le divergenze, un aspetto unisce tutti i boxisti del reparto ittico: la visibilità ridotta. “Ci sono tanti problemi – continua Sergio – dal rumore assordante dei carrelli che scorrono sulla lamiera, alla difficoltà di mantenere la pulizia come vorremmo”. “Il mercato è labirintoso e dispersivo, i clienti fanno fatica a trovarci”. Una serie di segnali che, secondo Polizzia, richiedono un intervento tempestivo da parte dell’amministrazione. “Sono difficoltà gravi, e hanno bisogno di risposte concrete”.