Dal video si nota che con i parcheggi la carreggiata si restringe talmente tanto che basta un semplice camion di scarico merci per bloccare il traffico. I nuovi lavori che dovevano restituire lustro alla strada ne hanno peggiorato la viabilità
“ Il mercato deve rimanere tale, non va snaturato. Questo non vieta agli operatori di ampliare il proprio raggio d’azione e di entrare in alcuni rami della ristorazione. L’amministrazione però non prenderà iniziative in questo senso”. Queste le parole del Sindaco legate alla domande sull’introduzione di locali legati alla ristorazione nel mercato. Guardate il VIDEO
I rifiuti abbondano nel bordo strada, i cestini sono già colmi, pezzi di vetro sparsi a causa di qualche bottiglia spaccata, imbrattate anche le colonnine per i parcheggi a pagamento. Guardate il VIDEO
Segno di attività che si sono dovute piegare al passaggio del tempo e al ruolo marginale che Via XX Settembre ha oggi a dispetto della sua centralità e potenzialità . In questa realtà, le attività storiche resistono grazie anche all’affetto della propria clientela, ma quelle nuove stentano a nascere. Guardate il VIDEO
Oggi nonostante le modifiche apportate alla carreggiata, la strada si restringe particolarmente in alcuni tratti a causa delle doppie file di macchine che sostano senza tregua. Una situazione che crea una costante situazione di caos per automobilisti, pedoni e residenti dovuta a cattive abitudini ma soprattutto per la mancanza di un numero di parcheggi adeguati. Guardate il VIDEO
Oggi la realtà della piazza è ben diversa: muri imbrattato, degrado, sopratutto nella zona dedicata ai bambini. Molti senzatetto la usano come “appoggio” non sapendo dove andare. La piega che sta prendendo sembra simile a quella di piazza del Carmine. È fondamentale che l’amministrazione intervenga. Guardate il VIDEO
Obiettivi a lungo termine più che validi dunque ma nell'immediato esporranno gli utenti a vari disagi tra cui non ultimo quello dell:eliminazione dei parcheggi, aggravando così una situazione già molto critica. Guardate il VIDEO
Particolarmente preoccupante è stata la dichiarazione del fondatore della comunità, Don Carlo Follesa, che ha affermato: "Se avessi saputo come stanno le cose, questo rischio strage lo avrei evitato".
Di artigiani ne sono rimasti ben pochi, sopratutto perché il Corso oggi si è ridotto a una successione di attività “food”. Una trasformazione dovuta per lo più alle esigenze dei turisti, che ha portato alla nascita di quasi 50 locali nel tratto compreso tra Piazza Yenne e l’arco di Palabanda. Guardate il VIDEO
Come si può leggere dal comunicato non vengono nominati gli operatori ecologici tra le categorie a cui è consentito il transito. Questo costringe i commercianti e gli abitanti della zona a trasportare i bidoni dei rifiuti sul ciglio della strade dove cessa l’area pedonale. Guardate il VIDEO
Come si può notare dal video, il cantiere è aperto e si lavora già a pieno regime. Si procede con lo smantellamento dell’asfalto e della strada, nella speranza che i lavori si concludano il prima possibile cosi da restituire alla città una via così importante e in contemporanea una parte inedita della sua storia
A segnalarlo è l’ex assessore Ettore Businco con un video social: “Finchè non si riaprirà il viale Marconi verso Quartu, Quartucciu e Selargius gli incidenti sull'asse mediano continueranno. Ma il dirigente dell'ufficio viabilità fa finta di niente”
Laura racconta: "La perdita in via Cimarosa è stata segnalata già a settembre 2024. È una strada trafficata, essendo la strada del municipio..."
Un luogo che dovrebbe essere tutelato e valorizzato diventato una discarica, con oggetti abbandonati di ogni tipo.
Momenti di grande paura per uno degli incidenti più clamorosi degli ultimi anni in Sardegna.
A descrivere la situazione è il consigliere comunale Marcello Corrias, che ha espresso forte preoccupazione per lo stato in cui versa il quartiere. "San Michele è una zona ad alto degrado", ha dichiarato Corrias. "Se vogliamo l'apertura di nuovi negozi, dobbiamo riportare il quartiere e le sue vie a un decoro che adesso non hanno".
