La torre di Porto Giunco presa d’assalto dagli “esaltati” dei social: le foto dal drone dei super eroi del web

Un appello a chi dovesse assistere a tali scempi lo rivolgono le Guardie Ambientali Sardegna: “Indignatevi magari ricordando agli autori che per acchiappare qualche likes in più non c’è bisogno di salire e mettere a rischio l’integrità della torre”


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La torre di Porto Giunco presa d’assalto dagli “esaltati” dei social: per catturare sempre più l’attenzione dei followers, scavalcano la recinzione e si arrampicano nel bene archeologico, fragile e usurato dal tempo, e, in posa sopra la cima, si fanno immortalare dal drone come dei supereroi. Un appello a chi dovesse assistere a tali scempi lo rivolgono le Guardie Ambientali Sardegna: “Indignatevi magari ricordando agli autori che per acchiappare qualche likes in più non c’è bisogno di salire e mettere a rischio l’integrità della torre”.
La situazione è, chiaramente, sfuggita di mano: ogni pretesto è buono per scattare una foto e, più originale è, meglio è. E non importa se si disturbano animali selvatici come volpi, cervi o i cavallini della Giara che, indisturbati, si ritrovano, all’improvviso, a essere “preda” di fanataci che, pur di postare l’immagine sui social, si avvicinano e disturbano i selvatici o, peggio ancora, scambiano nuraghi e torri, come in questo caso, per un set fotografico. “Generalmente si ritiene che tutto ciò che è liberamente visibile, zone archeologiche, zone di pregio naturalistico, torri costiere, monumenti, sia anche liberamente fotografabile salendoci sopra e più delle volte scavalcando recinzioni e non curandosi dei divieti.
In effetti, si è abituati a vedere l’immagine di monumenti, uno tra tutti, la torre di Porto Giunco in territorio di Villasimius nel cuore dell’oasi protetta di Capo Carbonara, bene storico tra i più rappresentativi del territorio, fotografata e filmata salendoci sopra come se nulla fosse non considerando la fragilità strutturale dovuta al tempo, il più delle volte ci soffermiamo ad ammirare nelle foto e nei video pubblicati la bellezza del panorama e non il danno che si arreca al monumento ogni qual volta ci si arrampica.
Ormai – spiegano i volontari – è prassi andare a Villasimius muniti di drone, salire lungo il sentiero che porta alla torre di Porto Giunco scavalcare i cartelli di divieto arrampicarsi e fare decollare il drone per poi postare sui social le magnifiche immagini.
Ricordate la turista che a Pompei sali sulla domus romana nella zona archeologica per scattare delle foto? Ricordate l’indignazione per quel gesto scellerato che poteva portare al crollo della struttura archeologica?
Se lo ricordate allora quando vedete immagini di persone munite di attrezzi da ripresa salire sui monumenti di valore storico proprio come la torre di Porto Giunco a Villasimius indignatevi in egual modo magari ricordando agli autori che per acchiappare qualche likes in più non c’è bisogno di salire e mettere a rischio l’integrità della torre.
Pubblichiamo una delle ultime immagini pubblicata qualche giorno fa dove l’autore si filma sopra la torre e dove è ben visibile anche l’accesso sbarrato con i cartelli di divieto”.


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