Auto finisce fuori strada: muore un 38enne, grave il figlio di 14 anni
L’uomo trovava a bordo della sua Smart con il figlio 14enne quando ha perso il controllo della sua vettura, finendo contro lo spartitraffico.
L’uomo trovava a bordo della sua Smart con il figlio 14enne quando ha perso il controllo della sua vettura, finendo contro lo spartitraffico.
“Non basta più indignarsi, servono controlli efficaci, responsabilità condivise e una formazione che sia reale, non solo formale. Ogni vita persa è il segno di un sistema che non funziona come dovrebbe”, il commento del sindacato Ugl
Arrivati in un luogo isolato, i tre avrebbero costretto le giovani ad assumere cocaina e le avrebbero toccate nelle parti intime
Fatale il trauma riportato, per il quale non è stato possibile fare nulla per salvare Francesco.
Pandetta è stato ora trasferito a Uta in regime di sorveglianza per 6 mesi dopo essere stato videochiamato da Baby Gang durante il concerto del Primo Maggio alla Plaia di Catania.
Stando ad una prima ricostruzione la piccola si trovava in auto con la madre quando- per cause ancora da accertare- la vettura è finita contro un muro.
L’aggressore, un 37enne dello Zimbawe senza permesso di soggiorno e ha tentato di fuggire ma è stato subito fermato dalla polizia che era già sul posto.
Per la piccola non c’è stato nulla da fare, è morta prima di arrivare in ospedale
L’uomo ha esploso alcuni colpi a scopo intimidatorio per interrompere la rissa. A quel punto sarebbe intervenuto anche il figlio 23enne dell’imprenditore Carlo per fermare il padre, quando un colpo lo ha raggiunto, ferendolo mortalmente.
“Siamo ladri, ma non sapevamo che era associazione di ragazzi Down ci scusiamo, buona Pasqua. Firmato Arsenio Lupin", si legge nel messaggio.
Fra le vittime si contano anche due italiani: una donna con doppia cittadinanza italiana e domenicana e uno chef catanese, Luca Massimo Iemolo, 48 anni, padre di due figli.
Stando a quanto ricostruito, avrebbe ceduto un lucernario. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo come atto dovuto.
Stando alle prime ricostruzioni fatte grazie al racconto della 14enne alle forze dell’ordine, la donna sarebbe rientrata a casa in preda all’ira, afferrato un coltello e ferito al braccio la figlia, provocandole una lesione di 8 centimetri.
Il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia, Giuseppe Pierro, già ieri ha chiamato il dirigente scolastico Giuseppe Sebastian Adonia "e attraverso lui - dice - ho manifestato la mia solidarietà e vicinanza alle docenti".
La ragazza, secondo quanto ricostruito, avrebbe tentato di colpire con la pistola i parenti dell’ex, ferendo per errore il conducente dello scooter, che ha riportato uno sfregio permanente al volto
Subito l’intervento dei colleghi e dei carabinieri, che hanno fermato la donna.
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