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Nella due giorni di Porto, Draghi parla essenzialmente di Europa. Ma alla fine del vertice Ue è costretto dai giornalisti a tornare in Italia. Cioè al dibattito infinito sulle riaperture. A prima vista, pare quasi che freni: “Bisogna aprire, ma bisogna farlo con la testa”. In realtà, conferma sia la strategia sia la tabella di marcia già adottata dal governo. Il monito mira a respingere in anticipo le pressioni per pigiare l’acceleratore a tavoletta e riaprire tutto e subito: “Io voglio che le persone tornino fuori a lavorare, a divertirsi, a stare insieme. Però è necessario ripartire in sicurezza, calcolando bene il rischio che si corre”. E soprattutto, avverte, “la gradualità è importante” anche per capire “quali sono le riaperture che… Continua a leggere su Q.net