“Cagliari, il Comune non pulisce il Poetto? Facciamolo fare ai detenuti”

Denuncia-Proposta di Raffaele Onnis Consigliere Comunale dei Riformatori Sardi


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“La spiaggia del Poetto è classificabile per la sua elevatissima L’arenile risulta essere invaso da una distesa, ormai stratificata, di posidonia ed egagropili (palle di mare), portata dalle straordinarie mareggiate invernali. Vista la quantità, la tipologia ed il periodo queste non potranno essere “metabolizzate” dall’ecosistema naturale della spiaggia, prima dell’inizio della stagione estiva ormai alle porte. Per quanto gli accumuli facciano parte dell’ecosistema marino e la presenza nello specifico della posidonia sia un indice di salute del mare, in certi casi, come quello proprio della spiaggia “urbana”, la loro presenza si scontra con la godibilità balneare. Questo deposito di sostanze di origine biologica ha favorito il proliferare di una quantità di insetti straordinaria, senza precedenti, che in assenza di vento rendono particolarmente fastidiosa la permanenza e la fruibilità balneare della spiaggia.

La spiaggia è già stata occupata dai concessionari con il posizionamento delle attrezzature rendendo ormai difficoltoso un eventuale intervento di pulizia con i mezzi meccanici. Il costo di smaltimento in discarica degli accumuli sarebbe elevato, il loro trattamento potrebbe essere modulato in tanti altri modi alternativi ed economicamente vantaggiosi, come ad esempio: siti di stoccaggio temporanei, in attesa della loro decomposizione finalizzata all’impiego quale fertilizzanti. Il riciclaggio dei residui potrebbe così ammortizzare le spese di trasporto.

Trasportata per lo stoccaggio in altre spiagge interessate da grave erosione come il tratto di Giorgino lungo la strada statale 195; la movimentazione potrebbe essere, per questioni legate “all’economia ambientale”, di carattere stagionale, con spostamenti brevi d’estate e riposizionamento nel bagnasciuga in inverno.

Trasportate con delle chiatte e rovesciate al largo in coincidenza di correnti marine verso sud; interrate in fosse o trincee, nello stesso arenile, sotto uno strato di poche decine di centimetri di sabbia In alternativa all’utilizzo dei mezzi meccanici, le operazioni di pulizia potrebbero essere svolte, con l’ausilio esclusivo di manovalanza umana.

La proposta è che il Comune di Cagliari, in accordo con l’Amministrazione Penitenziaria Circondariale di Uta e le Autorità preposte, coinvolga nella pulizia i detenuti attraverso la creazione di “gruppi di lavoro volontari”, individuati secondo idonei criteri specifici. Molteplici sarebbero le finalità della proposta: riportare la spiaggia alle condizioni essenziali per una piacevole fruizione balneare; nell’ambito della detenzione, favorire un momento di libertà condizionata, legato alla pubblica utilità, edificante da un punto di vista psicologico e dunque finalizzata al reinserimento sociale del detenuto. Nella richiesta si propone anche di intervenire con una disinfestazione che risolva il problema della proliferazione degli insetti”.

Raffaele Onnis, Consigliere Comunale dei Riformatori Sardi


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