Riecco il maniaco del Cep: una donna è stata pedinata nella zona di via Vesalio che, per fortuna, è riuscita a scappare. “State attenti”. Brutta avventura per una residente nella zona di via Vesalio, un uomo con una felpa a maniche lunghe e un cappuccio sul capo ha seguito la donna che portava a passeggio il cane la quale, dopo essersi resa conto del potenziale pericolo, ha preso in braccio l’animale e ha corso sino a casa sua. “State attenti” scrive la cittadina. “Nell’ultimo anno e mezzo sono aumentati i furti delle macchine, le incursioni da parte dei malviventi dentro le case e gli atti vandalici. Siamo senza la sede della polizia municipale, io ho concesso la mia stanza per ospitare due unità” spiega la presidentessa della Municipalità Maria Laura Manca. È allarme sicurezza in città, insomma, non si ha la certezza che possa trattarsi della stessa persona che tempo fa ha molestato alcune donne https://castedduonline.it/cep-maniaco/ ma le coincidenze che accomunano i fatti sono tante.
Il direttivo amministrativo sollecita da tempo il Comune di Cagliari affinché venga ripristinata la sede della polizia municipale, chiusa poiché non agibile. Non solo: strade dissestate, piazze da riqualificare e illuminazione non sufficiente in molte zone, soprattutto quelle periferiche, aumentano i disagi e la percezione del pericolo per una comunità di trenta mila abitanti che si estende su una vasta superficie. L’episodio, raccontato su una pagina Facebook dedicata a Pirri, risale a ieri notte, verso mezzanotte e mezza, ecco il racconto: “Ho fatto la solita passeggiata con il mio cagnolino, tra via delle Rane, via Vesalio e poi tornando verso casa, via Torricelli.
Nel mentre che la percorrevo, ho visto questa persona attraversare in mezzo alla strada dal campo buio che c’è sulla destra, venendo da via Vesalio, andare dalla parte opposta, quindi le palazzine del Cep. Non ho dato peso a ciò, fino a quando la persona non essendo riuscito ad entrare nel primo portoncino (palazzo n 10) ha provato in quello affianco, non riuscendoci però ha continuato a camminare.. io allarmata dal fare sospetto di questa persona (VESTITA CON FELPA NERA A MANICHE LUNGHE E CAPPUCCIO LARGO SULLA TESTA, il viso non si vedeva proprio, PANTALONI NERI E SCARPE NERE, alto forse 1.65 o forse più) ho accelerato il passo, anche perché ho capito che allora mi stava seguendo, ho preso in braccio il mio cane e sono salita nelle scalette che ci stanno sulla strada nel lato in cui ero, per entrare nella mia via. Girato il muretto ho iniziato a correre quando ho visto questa persona saltare il muretto e venire da me, con passo svelto e deciso. Quando ha visto che stavo entrando nel palazzo si è fermato, sempre con la testa china ( forse per non farsi vedere in faccia ) e ha iniziato a correre e lanciarsi dal muretto. Quando ho visto che se n’è andato, dopo qualche minuto mi faccio coraggio e ritorno sulle scalette di via Torricelli e lui era li dentro l’ultimo palazzo prima della collinetta, che guardava o cercava forse di entrare nel portone. Quando ha visto che stavo parlando al telefono (ho chiamato la polizia), dopo avergli fatto un video ( dove però essendo buio ed essendo dall’altro lato della strada non ha ripreso benissimo, si è nascosto e mi fissava dal dietro il cespuglio. Allego foto. Non mi era mai capitata una cosa simile.. io rientro spesso da sola, quindi ora sono veramente spaventata. E ora sa anche dove abito!!! STATE ATTENTI ANCHE VOI.. se mi fossi distratta e fermata e il mio sesto senso non mi avesse detto di “correre” non so davvero cosa sarebbe accaduto a me e al mio cagnolino..😞 Ps. Questi sono screenshot che ho preso dal video, purtroppo non si vede granché ma è ben evidente la sagoma nera di una persona che osserva”.
“Siamo preoccupati – spiega Manca – la percezione del malessere è evidente se si aggiungono anche i casi degli ultimi tempi di auto incendiate e degli atti vandalici. Non avere in questo momento la sede della polizia municipale è senza dubbio un fatto che incide negativamente, non sappiamo se questi episodi possano essere attribuiti a un controllo minore del territorio, certo è che è come se fossimo abbandonati a noi stessi”.









