Un superalcolico che gli è andato decisamente “di traverso”, quello bevuto dal nostro lettore Ivano E., oggi, in uno dei chioschi del lungomare cagliaritano del Poetto. Non perchè non fosse buono, ma perchè, a detta sua, il prezzo richiesto sarebbe stato esagerato: “Salve, vi sembra normale che un amaro costi 4,40 ? Il bicchiere tra l’altro vuoto. Siamo in Costa Smeralda?”. Ed eccola qui, la primissima polemica sui prezzi estivi nei locali adagiati sulla spiaggia-simbolo dei cagliaritani. E l’estate, stando al calendario, non è nemmeno iniziata. La voglia di fresco e di relax dei sardi, però, sì, e viaggia al pari della volontà di “polemizzare” anche sui prezzi. Certo, quattro euro e passa per un bicchiere di amaro possono essere pochi o possono essere molti. La scorsa estate, tra i tanti esempi, i nostri lettori ci avevano inviato decine di scontrini dai baretti di tante zone di mare della Sardegna. Tra pizzette sfoglia che costavano due euro, bicchieri d’acqua a cinquanta centesimi e paste a un euro e cinquanta, il dibattito sul “troppo” o “poco” era durato sino a ottobre: proprio come l’estate nella nostra Isola.













