Cara redxazione,
scrivo perché da qualche tempo mi trovo costretta ad utilizzare viale Marconi per andare a Quartu e purtroppo non ci sono strade alternative. Dico purtroppo perché, come ormai tante altre strade di Cagliari e dintorni, è pericolosissima! Viale Marconi nel tratto che costeggia con il centro commerciale Le Vele è una strada infernale: la velocità della maggior parte degli automobilisti è sempre sopra quella consentita; si formano due file d’auto anche se non è indicato con la segnaletica che vi siano due corsie; sul lato destro in direzione Quartu è presente una banchina dove spesso transitano pedoni verso o dagli attraversamenti pedonali che vengono sfiorati dalle automobili; su entrambi i sensi di marcia la carreggiata è costeggiata da cartelli fatiscenti, reti, cunei, a indicare limiti di velocità e lavori in corso non si capisce di che genere e mai iniziati e finiti; sono presenti numerosi attraversamenti pedonali mal segnalati e dove i pedoni si vedono a mala pena… Viale Marconi è così da decenni! Qualche giorno fa con la solita ansia che mi assale quando la imbocco ad un certo punto sul lato sinistro in direzione Cagliari incrocio delle macchine ferme e disposte in modo insolito e a terra, non molto lontano dalle strisce pedonali, una persona che sembrava svenuta. Alcune persone fuori dalle auto chiamavano probabilmente i soccorsi con facce molto preoccupate…
Il giorno successivo apprendo dalle notizie di cronaca che si trattava di un ragazzo di ventisette anni travolto sulle strisce e grave in ospedale. Ma non trascorrono neanche due giorni che sento altre scioccanti notizie simili: Sassari, un uomo di 59 anni in coma farmacologico travolto nelle strisce pedonali; Cagliari, una studentessa di 17 anni gravissima al Brotzu travolta nelle strisce pedonali mentre andava a scuola… E oggi scopro con enorme dispiacere anche della sua tragica morte… E non è passato tanto tempo da quando nelle strisce pedonali di via Peretti è morto un ragazzo di 15 anni travolto mentre attraversava anche lui sulle strisce! E solo dopo questo ennesimo episodio si è intervenuto realizzando in via Peretti gli attraversamenti pedonali rialzati e abbassando il limite di velocità a 30 km. Io mi chiedo quante altre persone devono morire per attraversare una strada? Quanti altri morti servono per mettere in sicurezza le nostre strade?
Per impedire agli automobilisti di superare continuamente i limiti di velocità? Per rendere le strisce pedonali sicure, illuminate, estremamente visibili e non un rischio continuo per l’incolumità di chi è costretto ad attraversare? Davvero dobbiamo perdere la vita in un secondo in un modo così facilmente evitabile? Trovo assurdo che la tecnologia galoppi offrendoci automobili sempre più sofisticate ed equipaggiate di ogni tipo di allarme e avviso e invece le strade che percorriamo ogni giorno per recarci a lavoro e a scuola non siano nemmeno a norma (non credo che le strisce pedonali quasi invisibili in moltissime strade cittadine siano regolari), disastrate, non sicure, fino a morirne! Spero vivamente che le amministrazioni comunali intervengano tempestivamente per evitare questa strage giornaliera!
Daniela Zuncheddu
Inviato