Una sorpresa? No, ormai una consuetudine. Trovare un taxi a Cagliari, in particolare dall’aeroporto di Elmas, dopo una certa ora, è quasi un miracolo. E non ce ne vogliano le cooperative di taxisti se parliamo ancora una volta di quella che è una grave e grossa negligenza, cioè la loro assenza quasi totale in un punto nevralgico di una regione che di dice turistica, cioè il suo principale aeroporto. Ecco due nuove storie-denunce che arrivano dai nostri lettori. Che, ancora una volta, scelgono di metterci la faccia apertamente. Antonello Formica è atterrato ieri sera al Mario Mameli: “Una vergogna, niente taxi al nostro arrivo. Siamo rimasti tutti in fila dalle 23:22 e qualche auto è arrivata solo dopo mezz’ora di attesa”. Un lasso di tempo che non è certo piccolo, e comunque un grande disagio.
È andata peggio a Piero Bassu, pensionato quartese che, per arrotondare, ha messo in affitto una sua casa vacanze in viale Colombo: “Il 18 ottobre sono arrivate, a mezzanotte e quarantacinque, 3 turiste tedesche, per soggiornare nell’abitazione che affitto ai turisti. Vista l’ora le ho consigliato di prenotare un taxi, offrendomi di farlo io visto che non parlano italiano. Ho provato con la compagnia di Quartu, nessuna disponibilità. Ho poi chiamato la compagnia di Cagliari, ma mi è stato risposto che per l’aeroporto non si possono prenotare i taxi, poiché essendo un servizio pubblico se arriva un aereo ci devono essere i taxi di turno”, racconta Bassu. “Facile dire come è finita, all’1:30 sono andato in aeroporto e le ho portate a casa. Ma tutto ciò è norme per una città che vorrebbe essere davvero turistica?”.











