Cibo e soggiorni gratis: arrestata dopo 350 denunce
L’ultimo colpo al Chakramen di via XX Settembre a Torino. Un conto da 40 euro che ovviamente la signora non aveva alcuna intenzione di pagare nemmeno questa volta.
L’ultimo colpo al Chakramen di via XX Settembre a Torino. Un conto da 40 euro che ovviamente la signora non aveva alcuna intenzione di pagare nemmeno questa volta.
Stando a quanto emerso infatti nel terribile impatto sarebbe coinvolte altre due vetture, oltre quella sulla quale si trovava la neonata. I conducenti si sarebbero allontanati senza prestare soccorso.
La dinamica del sinistro è ancora da chiarire: la piccola sembrerebbe sia stata sbalzata fuori dalla vettura sulla quale si trovava con la madre, ferita ed immediatamente soccorsa.
Stando ai primi accertamenti, sembra che la madre fosse seguita dai servizi sociali e che nessuno fosse a conoscenza della gravidanza della donna.
È possibile che l’esplosione sia legata ad una fuga di gas. Nella deflagrazione sono rimaste ferite due persone, marito e moglie, a causa dell’onda d’urto.
L’automobilista purtroppo è morto, mentre 20 ragazzi sono rimasti feriti ma fortunatamente in modo non grave
Alla base di tale gesto ci sarebbero problemi della vittima con la donna per i figli e altre problematiche familiari.
Il giovane avrebbe dovuto trascorrere la serata ad una festa in casa ma una volta arrivato è iniziato l’inferno: è stato minacciato con un cacciavite, gli sono stati rasati i capelli e le sopracciglia e poi è stato costretto ad immergersi senza vestiti nel Po.
Stando a quanto riferito, i ragazzi di FdI sarebbe stati ostacolati dall’altra frangia. A quel punto sono intervenuti i poliziotti per sedare gli animi: uno di loro sarebbe stato colpito a calci e pugni da un 16enne, portato poi in Questura.
Gli scontri più preoccupanti si sono verificati di fronte al Museo Egizio e in Piazza Carignano, dove si stanno svolgendo gli stati generali di Forza Italia.
Tredici coltellate fatali per Veronese, a capo di una fitta di video sorveglianza e padre di 3 figli.
Il numero e la capillarità degli eventi filoputiniani da noi tracciati dovrebbe essere oggetto di una seria riflessione politica da parte di tutti gli esponenti di partito, senza distinzioni di posizionamento, ma anche di un dibattito pubblico, sui giornali, in TV, sui social”, precisa il comunicato.
Il passeggino si è fermato sulle lastre dell’argine del fiume
Cesare Parodi, presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati e procuratore aggiunto di Torino:“Abbiamo contestato il reato di maltrattamenti e lesioni. Sulle lesioni viene riconosciuta la responsabilità, l'imputato viene invece assolto dal reato di maltrattamenti.”
Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti e testimoniato anche dalla moglie della vittima, l’uomo era molto stressato fino a soffrire di crisi di panico. Secondo la Procura non sussistono gli elementi di sfruttamento lavorativo, mentre resta l’accusa di omicidio colposo.
Nell’esplosione è morto il 33enne Jacopo Peretti e 5 persone sono state ferite: una bimba di 6 anni, una ragazza di 19 anni, un giovane di 24 anni, una donna di 45 anni su quello stesso piano e un dodicenne del piano di sotto. Altre 45 persone sono state evacuate.
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