Un esercito di poco più di 5mila quartesi che non figurano nella banca dati del Comune e che, probabilmente da sempre, non pagano la tassa sulla spazzatura. Con l’avvio del nuovo porta a porta – mastelli con microchip indispensabili per tutti dal prossimo primo marzo – i tanti furbetti si troveranno ancora più in difficoltà e, se non regolarizzazeranno la loro posizione, saranno multati. Iniziata nei mesi scorsi, la distribuzione porta a porta dei nuovi kit di raccolta da parte della De Vizia Transfert ha raggiunto ormai il 65% della popolazione quartese su un totale di circa 33mila utenze regolarmente censite: risultano distribuiti al 31 gennaio 19750 kit. Manca ancora all’appello poco più di un terzo delle utenze, che non sono state trovate in casa né hanno risposto all’avviso di riconsegna regolarmente recapitato durante il porta a porta.
“Il nuovo sistema di raccolta differenziata introduce diverse novità che vanno nella direzione di un miglioramento complessivo del servizio, all’insegna della sostenibilità, dell’efficienza e del risparmio”, spiega il vicesindaco Tore Sanna. “Stiamo facendo tutti gli sforzi per raggiungere il limite massimo dei mastelli consegnabili, in stretto raccordo con la società che gestisce il servizio e sotto la supervisione della direzione esecutiva del contratto. Contestualmente a questi sforzi, siamo determinati a proseguire nella campagna di individuazione di tutte le utenze non allineate o sconosciute, in modo da ridurre a percentuali minime o comunque fisiologiche il tasso di evasione della Tari. Non è più tollerabile consentire livelli di evasione e di elusione come quelli raggiunti nel recente passato se si vuole veramente garantire una raccolta ottimale in un territorio vasto e complesso come quello quartese”. Il metodo che l’amministrazione comunale ha deciso di adottare è quello dell’incrocio costante dei data base comunali con quelli della società de Vizia, in modo da avere un quadro conoscitivo della reale percentuale delle utenze attive in città, sia domestiche che non domestiche. Anche il dato delle mancate risposte agli avvisi di consegna potrà essere utile a capire chi e perché non ha provveduto a ritirare i nuovi mastelli chippati, e se del caso scatteranno gli avvisi di accertamento. “Naturalmente, al metodo della sanzione noi preferiamo di gran lunga la collaborazione fattiva dei cittadini, e possiamo già anticipare che in questo senso stiamo ricevendo dei buoni segnali” prosegue Sanna: “Di 6758 utenti fantasma circa duecento hanno preso contatti coi nostri uffici per regolarizzarsi, allineare i toponimi o volturare l’utenza. Altri 482 utenti non iscritti si sono autodenunciati e hanno ricevuto il mastello o lo riceveranno appena completata l’iscrizione all’ufficio tari con successiva comunicazione dello stesso a De Vizia. Dall’allineamento fra le banche dati è emersa tutta una serie di disallineamenti che ha consentito il recupero di un ulteriore migliaio di utenze”.
Infine, le novità sui servizi: “Ragioniamo sempre nell’ottica principale di agevolare il più possibile i cittadini. Così per il ritiro del nuovo mastello bianco per le ramaglie, destinato alle utenze con giardini da 40 metri quadri in su, non sarà più necessario produrre la planimetria dell’area complessiva del verde domestico, ma sarà sufficiente un’autocertificazione. Allo stesso modo, per chi deciderà di utilizzare la compostiera domestica, prevista insieme alla raccolta tradizionale in alcune zone del territorio comunale, saranno garantiti degli sgravi sulla tari di circa il 20%”.












