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Un gesto da sciacalli, ancor prima che definibile “da ladri”. Qualcuno, col favore delle tenebre, è entrato nella casa, disabitata da qualche giorno, di Gianluigi Pittau, a Gonnosfanadiga, in località Su Pedriaxiu. L’uomo, 63 anni, è morto stroncato dal Covid all’ospedale cagliaritano Binaghi lo scorso ventisette agosto. Due giorni fa “visita” nella sua abitazione dei malviventi. Probabile, stando alla denuncia fatta da una delle figlie, Roberta, che i ladri sapessero che l’abitazione era vuota: “Hanno rotto una rete, poi hanno scassinato una finestra e sono entrati dentro la casa di papà, smurando una cassaforte che conteneva documenti e dei coltelli di valore. Inoltre, ieri, forse nel tentativo di rubarli, hanno ferito due maialini”, racconta, segnata, la giovane. “In paese tutti sanno che io e mio fratello siamo positivi e che viviamo in un’altra abitazione, quindi non possiamo uscire o andare a controllare la casa di nostro padre. Ora, comunque, l’abitazione è pienamente controllata”.
La Pittau spiega di aver “già fatto denuncia ai carabinieri. È un gesto vigliacco e chi ha rubato in casa di un morto è, a sua volta, un vigliacco e un meschino. Purtroppo non ci sono telecamere nella strada, se qualcuno ha visto qualcosa ci faccia sapere, e se i malviventi dovessero avere un sussulto di coscienza, restituiscano tutto, anche in anonimo”.