Due anni di carcere alla proprietaria 74enne dell’immobile in cui durante l’alluvione del 18 novembre di 8 anni fa morì un’intera famiglia italo-brasiliana, padre, madre e due figli. L’imprenditrice, originaria di Biella, è accusata di omicidio colposo plurimo, nonostante avesse ospitato la famiglia per un atto di generosità: la famiglia non aveva soldi per pagare un affitto, e così l’anziana aveva messo a disposizione gratuitamente il seminterrato della propria villetta, privo di abitabilità, nelle campagne di Arzachena nel nord Sardegna per garantire loro un tetto in attesa della ripartenza per il Brasile. Proprio in quei giorni però la furia del ciclone Cleopatra devastò tutto, facendo morire annegati nel seminterrato sommerso dall’acqua l’intera famiglia, padre, madre e i due figli di 21 e 17 anni. La giudice Camilla Tesi ha riconosciuto alla donna le attenuanti generiche e specifiche, attribuendole responsabilità minori. Le motivazioni della sentenza si conosceranno entro 90 giorni.