La data dell’impegnativa, stampigliata sul foglio ufficiale dell’Assl, recita: 13 aprile 2019. E, più in basso, il giorno in cui è prevista la mammografia bilaterale: undici settembre 2020. Quasi un anno e mezzo di attesa per una visita importante per qualunque donna, ancora di più per chi, in un passato non troppo lontano, ha avuto problemi di salute: “Nel 2017, mi avevano trovato un nodulo in uno dei seni”. Caterina Cadeddu, casalinga nuorese di 52 anni, stamattina si è armata di pazienza e mascherina e ha varcato l’ingresso dell’ospedale San Francesco di Nuoro. Ed è iniziata l’odissea: “La mia prenotazione non risultava, mi è stato detto che avevano telefonato a mio marito per avvisarlo, più di una volta, dal reparto, che la visita era stata sospesa, ma lui è sicuro di non aver ricevuto mai nessuna chiamata”. Un piccolo disguido, avrà pensato la donna, almeno all’inizio. E invece no: “La prima data utile è il tredici gennaio 2022”. Tra sedici mesi, giorno più giorno meno. La Cadeddu è quasi sbiancata in volto.
“Ho chiesto se, pagando, potevo accorciare i tempi. La donna dietro lo sportello dell’ospedale mi ha detto che era difficile perchè, tanto, era quasi tutto bloccato”, molto probabilmente per l’emergenza Coronavirus. “Sono andata allo sportello dell’intramoenia e mi è stato detto che, tra qualche giorno, c’era un posto libero ad Alghero. Ovviamente, pagando: settanta euro, più la benzina”. Una situazione che, tanto la 52enne quanto suo marito definiscono “assurda. Alla fine pagherò, non posso attendere altri sedici mesi, devo fare la mammografia ogni tot di tempo proprio per motivi di salute e di prevenzione”.











