Serramanna, guerra sulla struttura sportiva di Bia Nuraminis: “Ma quando toglierete quei rifiuti?”

“Teli di plastica o nylon avvolgono i tronchi degli alberi e grossi pezzi di gommapiuma hanno trovato posto fra i cespugli di macchia mediterranea – spiega Manuela Ortu – non sono altro che rifiuti ingombranti e secco non riciclabile che potrebbero essere rimossi in pochissimo tempo. Invece, paradossalmente si assiste alla raccolta di aghi di pino e foglie secche (che tutto possono essere fuorché inquinanti o dannosi per l’ambiente e le persone) da parte di squadre di operai mandati dal Sindaco”


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Serramanna, la consigliera di minoranza Manuela Ortu segnala lo stato di totale degrado della struttura sportiva di Bia Nuraminis. Non solo il disfacimento della pavimentazione, bensì l’inaridimento del prato verde e vecchia attrezzatura ginnica anche tra la vegetazione. “Teli di plastica o nylon avvolgono i tronchi degli alberi e grossi pezzi di gommapiuma hanno trovato posto fra i cespugli di macchia mediterranea – spiega Manuela Ortu – non sono altro che rifiuti ingombranti e secco non riciclabile che potrebbero essere rimossi in pochissimo tempo. Invece, paradossalmente si assiste alla raccolta di aghi di pino e foglie secche (che tutto possono essere fuorché inquinanti o dannosi per l’ambiente e le persone) da parte di squadre di operai mandati dal Sindaco”.
Pochi giorni fa l’amministrazione comunale ha dato notizia che sono stati ultimati i lavori di sistemazione dell’illuminazione pubblica in alcune aree sportive del paese, tra le quali la pista di atletica. “Quando è che vedremo  una nuova pavimentazione che consenta a tutti gli atleti di allenarsi senza “correre” il rischio  di infortunarsi? Eppure il Sindaco dichiarava  al Consiglio Comunale del  30 luglio 2019, comunicandolo poi a tutta la cittadinanza, che l’Amministrazione comunale era riuscita a reperire un milione e mezzo di finanziamenti per le infrastrutture di Serramanna. Tra questi era stato inserito anche un finanziamento di 370 mila euro complessivi.  Mi risulta che attualmente non sia stato ipotizzato neppure un bando per affidamento di lavori”.
Inoltre Manuela Ortu sottolinea che “da quando hanno riaperto alla fruizione dei cittadini i servizi igienici sono chiusi e, quindi, chi ha bisogno usufruisce “dell’intimità” offerta dai cespugli e quando il sole comincia a scaldare si sente un odore non proprio piacevole in alcuni “punti strategici” dell’area. Un altro particolare che ho notato è che il cancello scorrevole viene aperto per lo spazio giusto per consentire il passaggio di una persona per volta ed è bloccato da una catena col lucchetto. E se dovesse entrare qualcuno in carrozzina? Stamattina, dopo il diluvio di ieri, c’era una pozzanghera enorme in corrispondenza del passaggio, quindi bisognava per forza mettere i piedi nell’acqua. A meno che non ci si volesse esercitare nel salto in lungo”.


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