La guerra e le bollette troppo care spaventano il Comune. Palazzo Bacaredda come tutti gli anni ha deciso di installare le luminarie nelle vie dello shopping per animare il capoluogo durante le festività e aiutare il commercio. Ha fissato l’elenco delle vie e stanziato 260 mila euro. Ma avverte: se i costi dell’energia dovessero diventare proibitivi le luci natalizie non si accenderanno.
Quella della realizzazione delle luminarie natalizie nelle principali vie commerciali, è un’iniziativa divenuta nel tempo un elemento che rinforza l’attrattività commerciale e turistica di Cagliari a dicembre.
Tuttavia quest’anno il particolare clima di difficoltà economica dovuto alla guerra e alla tensione internazionale stanno progressivamente imponendo ai governi nazionali di adottare provvedimenti di restrizione energetica che possono avere delle ripercussioni anche sull’utilizzo della illuminazione pubblica, comprese le luminarie natalizie. E il Comune si vede così costretto a fare delle riflessioni.
Cos’ quest’anno a Cagliari gli allestimenti dovranno utilizzare fonti luminose a basso consumo (led). Inoltre il definitivo allestimento, l’accensione della illuminazione, gli orari di attivazione delle luminarie “saranno subordinati ad eventuali provvedimenti di restrizione energetica sull’utilizzo della illuminazione pubblica”, scrive la giunta comunale “e, anche in assenza di tali provvedimenti, saranno disposti sulla base delle riflessioni che tengano conto dell’analisi costi/benefici delle spese sostenute per la necessaria promozione delle vie commerciali ed il costo dell’energia, che potranno essere verificate solo con l’evolversi delle vicende”.
L’elenco comprende le vie che negli anni scorsi hanno sborsato di tasca per le luminarie, ma l’amministrazione è pronta (nei limiti del budget) ad dare un contributo anche altre strade (non comprese nell’elenco) che dovessero manifestare la volontà di avere le luminarie.
Ed ecco i siti addobbati: facciata del Palazzo della Municipalità di Pirri (lato lungo via Riva Villasanta), piazza Carlo Alberto, facciata della Cattedrale, via Lamarmora dal civico 86 fino all’incrocio con via dei Genovesi, corso Vittorio Emanuele (dall’incrocio con piazza Yenne fino all’incrocio con via Pola), piazza Yenne, via Sassari – dall’incrocio con il corso Vittorio Emanuele al primo incrocio con la piazza del Carmine, piazza del Carmine, via Roma sotto i portici (dal palazzo del Consiglio regionale, escluso, all’incrocio con via Sassari), via Azuni (dall’incrocio con via Ospedale all’incrocio con piazza Yenne), largo Carlo Felice, via Baylle, via Dettori, piazza Savoia, piazza Aramu, via Sardegna (dall’incrocio con il largo Carlo Felice all’incrocio con viale Regina Margherita), via Napoli (dall’incrocio con via Roma all’incrocio con piazza Dettori), via Barcellona, piazza Santo Sepolcro, piazza San Domenico, via Concezione (dall’incrocio con Via Roma all’incrocio con via Cavour), portico Sant’Antonio, via Manno, via Mazzini (dall’incrocio con via Manno al civico 18), via Garibaldi (compresa la parte che affianca piazza Garibaldi), via Sulis (dall’incrocio con via Garibaldi a piazza San Giacomo), piazza San Giacomo (compresa la chiesa), piazza Costituzione (nello specifico piazza Ravot), via dei Mille, via Sonnino (dall’incrocio con piazza Garibaldi all’incrocio con via Gallura, compresa la rotonda piazza Lippi), via XX Settembre, via Paoli, via Dante (dall’incrocio con piazza Repubblica fino a piazza Giovanni XXIII e via Alghero. E poi i mercati: San Benedetto, Is Bingias, Santa Chiara, Sant’ Elia e via Quirra (illuminazione facciate principali). E ancora via Is Mirrionis (dalla rotonda all’incrocio con via Fontana Raminosa), piazza Italia, via Italia (da piazza Italia fino al civico 88, al fine di raggiungere il centro comunale della Ex Vetreria,) via Riva Villasanta (dal civico 98 fino all’incrocio con piazza Italia), via Tiziano, via Cocco Ortu, via Pacinotti, via Orlando, via Cavaro, via Pergolesi, viale Bonaria, via Petrarca, via San Benedetto e via Angioy.











