La Sardegna assediata da 4.000 militari e 900 mezzi aerei, terrestri e navali che, per settimane si eserciteranno per essere pronti ad andare in guerra. E lo faranno, ancora una volta, nell’isola. La maxi esercitazione militare in Sardegna denominata Noble Jump si concluderà con un ‘Demonstration Day’ a metà maggio una giornata di dimostrazione delle potenze alleate congiunte – insieme ai soldati italiani anche gli alleati di Germania, Norvegia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca e Lussemburgo – per saggiare la prontezza delle capacità di combattimento della Nato in uno scenario di guerra.
Dall’8 maggio inizierà invece la Joint Stars: saranno coinvolti oltre 4.000 militari e circa 900 tra mezzi terresti, aerei e navali. Indipendentisti sardi e antimilitaristi restano in guardia, pronti a organizzare nuove manifestazioni per urlare un nuovo no alle esercitazioni e chiedere chiusura e riconversione dei poligoni militari. Ieri, il corteo che aveva tentato di arrivare davanti ai cancelli dell’aeroporto militare di Decimomannu è stato disperso con lacrimogeni e idranti.
La Sardegna ospita circa il 65% del demanio militare italiano e ha sul suo suolo i due poligoni più grandi d’Europa, nelle aree di Teulada e Quirra.












