Ancora un giorno disponibile per presentare la domanda per ottenere la certificazione che riconosce l’azienda come luogo di lavoro che rispetta e tutela la vita del dipendente. Troppi i casi in cui “si vive per lavorare” in cui famiglia, tempo libero, figli passano nettamente in secondo piano. Da non sottovalutare le pressioni personali che possono generare malumori e ansia in chi è costretto a subire comportamenti non idonei nell’ambito lavorativo.
“Il fenomeno del bullismo può interessare anche gli adulti e i luoghi di lavoro.
Uno studio del Centro ricerche dell’Aidp ( l’Associazione italiana per la direzione del personale) , in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano ha svolto una ricerca da cui è emerso che il 40% delle vittime “è costituito da donne e oltre il 23% sono giovani. Nel 50% dei casi si tenta di indebolire il collega, e magari indebolirlo come concorrente per una promozione, con i pettegolezzi. Seguono l’esclusione e il boicottaggio (oltre il 34%), la svalutazione delle opinioni e la critica continua (oltre 32%), la svalutazione del lavoro svolto verso il management (31,5%), azioni aggressive verso i colleghi (oltre 23%) e l’invasione della privacy altrui (circa il 12%)” spiega Tiziana Mori, ricercatrice, già amministratore a Monserrato che portò avanti il processo di certificazione dentro il Network italiano e Europeo per Monserrato.
“In linea di massima diversi enti di terzo settore affrontano tale fenomeno sotto diversi punti di vista: attraverso la sensibilizzazione del maggior numero di persone possibili su questa tematica e nel supporto e ascolto delle vittime di bullismo.
In ogni azienda o struttura pubblica sarebbe importante istituire uno Sportello di mediazione dei conflitti affidato ad uno psicologo per favorire il benessere organizzativo dei dipendenti.
Un esempio può essere dato dalla certificazione Family audit che porta l’azienda o l’ente aderente a portare avanti un percorso che per ottenere benessere e ottenere risultati anche nella produttività aziendale, si impegna per mettere in primo piano il benessere di chi lavora all’interno di un’azienda con diverse azioni positive, quali: offrire pari opportunità di carriera a uomini e donne;
salvaguardare il diritto alla maternità; flessibilità nel lavoro; fidelizzazione dei dipendenti; sistemi di valutazione non discriminanti; conciliazione tempi famiglia – lavoro.
In pillole serve favorire un approccio bottom-up piuttosto che top-down con misure family friendly”.
La Regione Autonoma della Sardegna con il bando pubblicato intende promuovere la cultura della conciliazione dei tempi vita e lavoro attraverso la diffusione della Certificazione Family Audit nelle organizzazioni del territorio che desiderano adottare strategie che vadano in tale direzione a beneficio dei propri dipendenti, delle performance aziendali e più in generale dell’occupazione femminile. Le organizzazioni che utilizzano la certificazione attivano un ciclo virtuoso di miglioramento continuo, introducendo al proprio interno soluzioni organizzative innovative legate alla flessibilità del lavoro e alla cultura della conciliazione.
Questo è uno strumento manageriale che ha l’obiettivo di attivare un cambiamento culturale nelle Organizzazioni, attraverso azioni innovative di Work-life balance. E’ uno standard che innesca un ciclo virtuoso di miglioramento continuo e che offre la possibilità di entrare in un network di aziende che mirano a diventare ambienti di lavoro eccellenti. Il Family Audit è marchio registrato e di proprietà della Provincia autonoma di Trento che funge da Ente di certificazione. Il processo di certificazione si realizza attraverso percorsi di valutazione sistematica e standardizzata con il supporto di professionisti accreditati e iscritti al Registro dei Consulenti e Valutatori Family Audit. L’iter per l’ottenimento della certificazione richiede un arco temporale di tre anni e sei mesi. I primi sei mesi portano all’elaborazione del Piano aziendale, i successivi tre anni vengono impiegati per la realizzazione delle azioni contenute nel medesimo Piano aziendale.