La rivoluzione dei rifiuti a Cagliari, con l’arrivo della tariffa puntuale (meno si espone il mastello del secco e meno si paga la tassa Tari)? “È un ragionamento semplice, abbiamo un tributo più equo e ognuno paga sulla base dei veri consumi, se si riesce a fare meno secco non si pagherà come l’ano scorso, quando la Tari era già scesa del sei per cento”. A dirlo è il sindaco Paolo Truzzu: “Come per la corrente elettrica e l’acqua, ognuno da oggi pagherà per quello che consuma”. Il malcontento, in città, è ancora diffuso. Una parte dei cagliaritani non vuole dover esporre il mastello “solo” una volta ogni 15 giorni per pagare meno: “Ma il nostro sistema è migliore rispetto a quanto aveva pensato il centrosinistra”, cioè “la pesata. Un sistema assurdo, non utilizzato quasi da nessun Comune e che crea contenziosi e problemi”. E, sinora, “nei primi dieci giorni abbiamo avuto solo il 2,7 per cento di conferimenti errati, 1500 su sessantamila esposizioni settimanali”. Truzzu dice la sua anche per quanto riguarda le foto, rimbalzate sui social e finite anche sui giornali, dei sacchetti del secco non ritirati: “Lo capisco, ne vedremo anche altre perchè in questo periodo dobbiamo adattarci a fare meglio, tutti, la raccolta differenziata”.
“Tutta la plastica, anche se sporca, va nella plastica, a parte posate o piatti sporchi. Il cartone della pizza va nella carta, non nel secco, ecco perchè le buste non vengono ritirate”. E, per chi dovesse continuare a commettere errori, la sanzione è assicurata: “Certo, stiamo già facendo verifiche e ci saranno delle sanzioni. Ai cittadini onesti dico che, in questi ultimi dieci giorni, molti cagliaritano si sono recati al centro De Vizia per ritirare i nuovi mastelli del secco, il 25 per cento di loro non era iscritto alla Tari. Erano evasori, nascosti grazie al bidone condominiale. Così avremo la possibilità di far emergere tutti coloro che sino ad oggi non hanno pagato la Tari e anche questo contribuirà a ridurre la tariffa: più famiglie pagano, meno paghiamo”.










