“Il pranzo di Sardara non ci appassiona, ma se qualcuno si chiede che fine faranno le persone vicine al presidente Solinas, state tranquilli che il presidente prenderà gli opportuni provvedimenti. Se qualcuno non avrà la dignità di fare quello che deve, il governatore prenderà i provvedimenti necessari”. L’ha detto il capogruppo del Partito sardo d’azione (lo stesso di cui è esponente Solinas) Franco Mula, lo riporta oggi l’agenzia Lapresse.
Ieri la vicepresidente della regione, Alessandra Zedda di Forza Italia, aveva parlato in aula al posto del governatore Christian Solinas, dicendo che sarebbe andato in consiglio regionale, come da giorni chiede il centrosinistra, a conclusione dell’inchiesta della procura sul banchetto di Sardara. Oggi, dopo che le acque si erano apparentemente calmate, la questione è tornata prepotentemente alla ribalta del palazzo di via Roma, dopo che i Progressisti hanno detto che a quel banchetto c’era il portavoce del presidente Solinas, Mauro Esu, e che dunque questo cambia profondamente la questione. Il capogruppo sardista ha dunque ribadito l’intenzione del presidente di intervenire.
Al banchetto proibito in zona arancione al ristorante delle terme di Sardara erano presenti una quarantina fra politici, dirigenti regionali, vertici militari, alti dirigenti della sanità e amministratori locali. La metà è fuggita all’arrivo della guardia di finanza, anche dalla finestra. Fra i 19 identificati, il capo del corpo forestale, Antonio Casula, che ha in capo i controlli anti covid in tutta la regione, in particolar modo sui passeggeri in arrivo in porti e aeroporti e sugli assembramenti nel territori












