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di Jacopo Norfo
Sarà la più grande rivoluzione degli ultimi 50 anni a Cagliari: città pedonale, con una parte di via Roma chiusa alle auto e anche il Largo Carlo Felice tutto per i pedoni che diventerà una grande piazza. Più piazza Garibaldi, via Manno e il Corso interamente pedonali. E adesso i commercianti applaudono il Comune, perchè questa è l’unica strada per combattere la sfida con i centri commerciali. Per riavvicinare con i tavolini all’aperto i cagliaritani ai loro quartieri storici, a quello che potrebbe finalmente tornare ad essere il centro. In Largo Carlo Felice, come scrive oggi il nostro Ennio Neri, le quattro corsie diventeranno due e i marciapiedi saranno ampliati, una progetto che trasformerà la strada intitolata al re sabaudo in una grande piazza. Che andrà poi a collegarsi con via Roma che entro 2 anni (il tempo dei lavori per il passaggio delle linea della metropolitana leggera da piazza Repubblica a piazza Matteotti).
C’è da dire davvero che l’aspettativa è cambiata. Tre anni fa l’assessore al Traffico Mauro Coni, vero silenzioso vincitore dei questa sfida, che per primo aveva scommesso sulle pedonalizzazioni, doveva affrontare le proteste dei commercianti del Corso e raccontava che in tutte le grandi città europee il Corso pedonale fa fare affari a chi lavora. Lo stop alle auto è sicuramente il più grande cambio di mentalità che il Comune voglia fare assimilare ai suoi cittadini: restano qttuali i problemi della mancanza di parcheggi, giustamente rivendicati dai commercianti. Ma se l’opposizione di centrodestra chiede soluzioni in tal senso, nella maggioranza Filippo Petrucci sollecita invece pedonalizzazioni sperimentali persino in via Is Mirrionis e viale Sant’Avendrace. Tutti pazzi per le pedonalizzazioni: i grandi eventi nel Corso, come la festa del cioccolato, hanno dimostrato che la rivoluzione può funzionare. A patto che ci sia uno spirito costruttivo e che oltre alle ordinanze arrivino buone idee.