Cagliari, sacchi di nylon al Poetto: “Rimozione urgente, in spiaggia un disastro da 4 mesi”

“Si stanno disfacendo e stanno finendo a brandelli sull’arenile e in acqua”, attaccano i consiglieri di centrosinistra, “con la stagione balneare alle porte ci troviamo pezzi di plastica galleggiare in acqua a riva e anche a largo e sparsi per la spiaggia: un danno ambientale preannunciato su cui nessuno fa niente”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

“Sacchi di nylon al Poetto, la rimozione è urgente: dopo quattro mesi il disastro è sotto i nostri occhi”. L’appello per la bonifica della spiaggia è dei consiglieri comunali di centrosinistra.

“Quattro mesi sono passati dalle prime segnalazioni sulla presenza di centinaia di sacchi di nylon sulla battigia del Poetto, all’altezza dello stabilimento Il Lido – scrivono le consigliere e consiglieri del centrosinistra al Consiglio comunale di Cagliari Giulia Andreozzi, Marco Benucci, Marzia Cilloccu, Andrea Dettori, Francesca Ghirra, Matteo Lecis Cocco-Ortu, Fabrizio Marcello, Matteo Massa, Francesca Mulas, Rita Polo, Guido Portoghese, Anna Puddu, Camilla Soru -. “Quattro mesi di telefonate, incontri, interlocuzioni tra la Regione, il Comune di Cagliari e la Capitaneria di Porto, di sopralluoghi, di lettere e burocrazia. In tutto questo tempo, centoventi giorni, i sacchi di nylon piazzati negli anni Novanta dall’allora concessionario del Lido per arginare l’erosione della spiaggia su autorizzazione dell’assessorato regionale Enti locali sono ancora lì, si stanno disfacendo e stanno finendo a brandelli sull’arenile e in acqua. Con la stagione balneare alle porte ci troviamo pezzi di plastica galleggiare in acqua a riva e anche a largo e sparsi per la spiaggia: un danno ambientale preannunciato su cui nessuno fa niente

Due settimane fa il Comune e la Regione Sardegna hanno diffidato il concessionario dello stabilimento Il Lido intimando la pulizia e il ripristino ambientale ma a oggi non si è fatto nulla. L’emergenza è già in atto da mesi ma forse non è tardi per limitare danni ulteriori. Davanti a un simile disastro ecologico cosa stiamo aspettando?”

Dopo il Comune sulla rimozione de sacchi è intervenuta anche la Regione: “con determinazione direttore dell’assessorato degli Enti locali, finanze e urbanistica…la Regione Sardegna intimava alla soc. Il Lido srl di attivarsi immediatamente per la messa in sicurezza delle aree interessate nonché presentare idonea progettazione dei lavori per la completa eliminazione del rischio e difesa del litorale“.

In precedenza, il Comune di Cagliari aveva provveduto –a diffidare la Società concessionaria “Il Lido” per la rimozione dei sacchi–rifiuto che ormai da tempo oltraggiano la splendida spiaggia del Poetto.

Entro 30 giorni deve provvedere a: “adottare ogni provvedimento tecnico e/o organizzativo teso alla rimozione ed avvio allo smaltimento dei rifiuti provenienti dal degrado dei sacchi in nylon accumulati all’interno dell’area oggetto di diffida, al fine di limitare eventuali danni all’ambiente e ai fruitori della spiaggia; comunicare e adottare apposite iniziative che garantiscano in modo continuativo la pulizia degli spazi in cui si dovesse ripresentare la medesima situazione di emergenza; approntare un progetto di monitoraggio dello stato del manufatto, di riqualificazione e risanamento dell’area finalizzato all’ottenimento dei pareri da parte degli enti competenti per le valutazioni del caso”.

“I sacchi di nylon, ormai degradati e abbandonati, sono “rifiuti” e conseguentemente vanno rimossi con le prescritte cautele e modalità”, scrive il Gruppo d’Intervento Giuridico. “Perdura da mesi l’ultimo degrado, in ordine di tempo, ai danni della splendida spiaggia del Poetto, otto-nove chilometri di sabbia fra Cagliari e Quartu S. Elena, fin troppo massacrata da pessima gestione nel corso degli ultimi decenni. Centinaia di sacchi realizzati con nylon si degradano lungo la battigia, alcuni integri, la maggior parte molto meno. Attualmente non sono altro che rifiuti, l’ennesimo oltraggio a una splendida spiaggia chilometrica fin troppo impreziosita da risalenti prelievi di sabbia e più recenti ripascimenti disastrosi, maleducazione, cafonate. Un vero e proprio gioiello ambientale maltrattato.

Però, nel mentre continua il nylon sempre più sfilacciato dei tanti sacchi degradati a finire in mare, a degradare la spiaggia. I sacchi, oggi in palese stato di degrado, sono rifiuti e come tali vanno trattati, in ragione della loro composizione: la Società concessionaria deve provvedere senza indugio alla bonifica ambientale con le adeguate procedure e modalità per salvaguardare la spiaggia ed evitare che quantitativi di sabbia vengano ancora asportati o i sacchi degradati perdano ulteriori sfilacciamenti di nylon.

Auspichiamo il rapido svolgimento delle operazioni di bonifica e ripristino ambientale, perché il ripristino ambientale di una spiaggia fin troppo martoriata dalla cattiva gestione sia finalmente compiuto”.


In questo articolo: