Ugo Cappellacci sindaco di Cagliari: non è fantapolitica, ma l’ultima idea del centrodestra per ricompattare la coalizione e lanciare la sfida a Zedda. Un’ipotesi fortemente “partitica”, che punterebbe a sollevare quel 10 per cento del quale è accreditata oggi Forza Italia in campo nazionale. L’usato sicuro, l’Ugo per una nuova stagione, che guardacaso negli ultimi giorni sembra davvero “folgorato” sulla via di Casteddu. Prima si è preoccupato di sottolineare che in città “le culle sono vuote, e l’amministrazione comunale che fa? Pensa al Gay Pride”. Poi ha rispolverato la sua vena ambientalista per denunciare che “nell’indifferenza generale lo stagno di Molentargius si sta prosciugando”.
Prove tecniche di campagna elettorale? Chissà, ma qualcuno nei piani alti del centrodestra regionale ci sta pensando davvero. Anche perchè il prossimo candidato per la presidenza della Regione potrebbe essere una donna, Alessandra Zedda. Cappellacci per mettere d’accordo tutti? Resta in piedi anche l’ipotesi delle primarie e di una leadership per Giuseppe Farris. Difficilmente però la mossa Cappellacci riuscirebbe a imporre una retromarcia a Piergiorgio Massidda, sempre più orientato invece a lanciare la sua candidatura a sindaco “fuori dai partiti”. Nessuna riserva ancora sciolta, ma alcuni big come Edoardo Tocco e Stefano Tunis sarebbero pronti a seguire l’ex presidente del porto insieme a liste civiche molto forti, provenienti dai tessuti più importanti della città, su tutti quello commerciale. Fonti vicine a Massidda dicono che l’ex senatore avrebbe pronto un “programma bellissimo” per governare Cagliari, che punterebbe molto sull’arrivo di investitori stranieri in grado di portare centinaia di posti di lavoro in città. Ma è ancora presto per capire cosa accadrà dentro e fuori dal centrodestra cagliaritano. E c’è chi pensa che l’asso nella manica possa essere Ugo.