Tumori maligni, 30 casi ogni giorno in Sardegna: la sigaretta fatale per il cancro ai polmoni

I dati Artium-Aiom del 2020 fotografano per il 2019 in Sardegna oltre 10.200 nuovi casi di tumore maligno (10mila nel 2018, seimila uomini e 4.200 donne). Con 8-9 tumori del polmone su 10, il fumo di sigaretta è il principale fattore di rischio.


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In Italia si registrano annualmente oltre 30mila morti per tumore del polmone con una media di circa 100 morti al giorno. La sopravvivenza a 5 anni è del 16 per cento e si stimano per i prossimi anni 41.500 nuove diagnosi di tumore del polmone, per il 30 per cento tra le donne. I dati Artium-Aiom del 2020 fotografano per il 2019 in Sardegna oltre 10.200 nuovi casi di tumore maligno (10mila nel 2018, seimila uomini e 4.200 donne).
I numeri saranno illustrati giovedì 23 al convegno “In pole position – Progressi nella lotta al tumore al polmone in Sardegna: prospettive e sfide”. Ai lavori prenderanno parte i principali specialisti isolani della materia. Il responsabile scientifico è Michele Boero, direttore Medicina nucleare Arnas Brotzu.
In Italia ogni giorno circa mille persone ricevono una nuova diagnosi di tumore maligno, 28 in Sardegna. Negli uomini, esclusi i tumori della cute (non melanomi), prevalgono il tumore del colon-retto e della prostata (ciascuno il 17 per cento di tutti i tumori diagnosticati). Il tumore del polmone segue con il 12, quello della vescica con l’8 per cento.
Fumo di sigaretta killer. Con 8-9 tumori del polmone su 10, il fumo di sigaretta è il principale fattore di rischio, seguito da esposizione professionale ad amianto, radon e metalli pesanti. “Urge avere efficaci mezzi di prevenzione primaria, personalizzati per età e tipologia dei soggetti, e secondaria. L’impiego della Tac spirale in soggetti a rischio ha abbattuto la mortalità e va pertanto rapidamente implementata nel nostro Sistema Sanitario, con l’inserimento nei Lea ” spiega il dottor Boero . Ai lavori verranno trattate le novità terapeutico, dall’introduzione dell’immunoterapia e della medicina di precisione, utile per garantire ai pazienti maggiore qualità e quantità di vita. Dal progetto parlamentare “Challenge Cancer” si va verso la riduzione delle disuguaglianze nell’accesso alle cure oncologiche in Europa, l’evidenza delle prove scientifiche sui benefici dello screening precoce fino al le raccomandazioni sullo screening del tumore al polmone del Piano oncologico Europeo. Ai lavori viene tracciata la rotta: va adottato in Sardegna un modello di network ospedale-territorio con l’uso delle nuove tecnologie terapeutiche e un accordo con la Regione e gli ospedali.
“Occorre un modello innovativo di accesso al servizio sanitario del paziente oncologico che consideri le recenti innovazioni diagnostico-terapeutiche e le peculiarità territoriali al fine – rimarca Michele Boero – di minimizzare le disuguaglianze regionali in termini di accesso e qualità delle cure”.


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