“Il centrodestra “amministra” Cagliari da oltre due anni e mezzo e, al netto del Covid, è stato completamente incapace di proseguire il lavoro di rigenerazione della nostra città”. L’opposizione all’attacco dopo le dichiarazioni di Truzzu sullo stop al progetto di Sant’Avendrace. Un blocco improvviso a due anni dall’affidamento e dopo un sondaggio effettuato tra residenti e commercianti sul senso unico della nuova strada. Ora è tutto fermo a causa di alcuni problemi tecnici emersi nelle fasi dell’esecuzione del cantiere, elementi che, secondo Truzzu (che ha anche sottolineato le responsabilità della precedente amministrazione sul progetto) avrebbero condannato la città a “20 anni di problemi”.
“La cosa più sconvolgente è che non solo non è riuscito a incidere in quei settori per cui accusava il centrosinistra di aver fatto male (raccolta dei rifiuti, piste ciclabili, edilizia privata, solo per citare i casi più eclatanti), ma ha persino peggiorato la situazione”, attacca Francesca Ghirra, consigliera dei Progressisti, “sui lavori pubblici il quadro è drammatico, visto che non riescono neanche a far partire o completare i cantieri di progetti già finanziati e appaltati. Figuriamoci realizzare opere nuove. La “colpadizedda” a quasi tre anni dall’insediamento non può più reggere, anche perché è ampiamente dimostrato che, ammesso e non concesso che i progetti ereditati fossero inadeguati, ci sarebbe stato tutto il tempo per porvi rimedio”. Ghirra cita il caso del Poetto, idea della giunta Floris ma “progetto rivoluzionato dalla giunta Zedda in 6 mesi”.
“Eppure gli uffici erano gli stessi, gli stessi che ci sono ancora oggi, per intenderci. Dove sta la differenza?”, chiede la consigliera dei Progressisti, “la differenza è data da una giunta e una maggioranza capaci, attente e presenti, che lavoravano per il bene della città.
Ma ormai l’abbiamo capito, le cose buone sono merito loro e le negative colpa nostra. Francamente continuo a non comprendere come si possa definire “scomoda” l’eredità di progetti appaltati per oltre 300 milioni di euro che non si riesce a far partire. Troppo facile attribuire le responsabilità ad altri piuttosto che ammettere la propria totale incapacità e inadeguatezza. O sbaglio?”









