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Iniziativa speciale all’interno della mostra personale Equilibri instabili di Antonio La Rosa. Domenica 17 maggio nel Centro Comunale d’Arte e Cultura di Cagliari Exmà ci sarà, con inizio alle ore 19, la performance teatrale Frammenti di vite vissute, tratto da momenti di vita e di teatro.
La rappresentazione consiste nel susseguirsi di personaggi che prendono vita e raccontano la vita a modo loro, in modo bizzarro e brillante, lasciando allo spettatore degli spunti di riflessione.
Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il Centro Comunale d’Arte e Cultura Exmà al numero 070 666399
LA MOSTRA
La personale di Antonio La Rosa Equilibri Instabili, curata dal critico Giovanni Intra Sidola, racconta un concetto importante e fondamentale come quello della ricerca del proprio equilibrio interiore, della capacità d’ogni umana creatura di ritrovare un nuovo baricentro e della possibilità, tramite la cooperazione, di creare forze notevolmente superiori alla semplice somma degli elementi in gioco, attraversando un terreno tanto stimolante quanto arricchente come quello dei sentimenti in ogni sfumatura.
Creando così un ponte fra il mondo dell’arte e il quotidiano, l’uno specchio dell’altro e vice versa, dando l’opportunità all’artista e ai partecipanti di vivere un esperienza comune nel dar vita alla non vita, in un punto d’incontro fra la teoria e la pratica, all’interno del percorso degli Equilibri instabili contestualizzati alla città di Cagliari, in sinergia con la città stessa.
“E’ certo cosa rara che il daimon artistico che possiede alcuni eletti, porti questi a manifestare la loro creatività, il loro irrefrenabile bisogno di esprimersi in molteplici forme d’arte. Antonio La Rosa è uno di questi fortunati. Attore di teatro e di cinema, da molti anni non lesina sforzi nella faticosa arte della scultura, lavorando soprattutto il ferro, regalando all’osservatore figure in sapiente equilibrio formale, in cui la geometria piega -letteralmente- il duro elemento, lo soggioga senza alterarne la natura schietta e brutale, ma neanche questo basta ad appagare l’ispirazione artistica di Antonio che, nella pittura, si dimostra altrettanto schietto nelle coloratissime cromie, intense e luminescenti, manifestando però una delicatezza quasi inaspettata, di certo sorprendente. Così, oscillando tra scultura e pittura, tra durezza e dolcezza, tra forma e colore puro, Antonio La Rosa cammina attraverso la nostra convulsa età nella quale gli equilibri instabili più che un obiettivo, sono una necessità.” Giovanni Intra Sidola
La mostra è un percorso fra quadri, sculture, bozzetti e pensieri poetici, che all’unisono raccontano i concetti da cui Antonio La Rosa trae ispirazione e, in una zona dedicata, verrà ricreato lo “studio d’Arte e Sperimentazione”, dove l’artista, in forma di residenza, lavorerà ogni giorno dando vita a creazioni contaminate dalla permanenza a Cagliari.
Durante il periodo espositivo sarà possibile incontrare direttamente l’artista all’opera all’interno dell’Exmà. Avverranno incontri laboratoriali con la città, le scuole (tutti i giovedì, venerdì e sabato), le università, volti alla realizzazione di un quadro a più mani in cui ogni astante potrà esprimere il proprio estro.
La chiusura della mostra avverrà il 24 maggio (ingresso dalle 9 alle 20, chiuso il lunedì), con un viaggio enologico con vini offerti dalla Cantina di Calasetta, con una nuova performance e l’esposizione delle nuove opere realizzate durante la permanenza e dell’opera collettiva realizzata insieme a tutti i visitatori.
La mostra di Antonio La Rosa Equilibri Instabili, patrocinata dal Comune di Cagliari, è realizzata in collaborazione con il Consorzio Camù, lo Studio di architettura Spazio 2+1 e in partnership con la Galleria d’Arte Spazio 88.
Sponsor dell’iniziativa sono Roberto Galeotti, mecenate dell’artista, la Cantina di Calasetta, Gruppo siderurgico italiano, Coficomse e Spillaus. La mostra è una produzione Ass. Cult. ETRA.
Note biografiche
Nato a Carbonia il 18 aprile del 1976, Antonio La Rosa cresce a Calasetta, un’isola a sud ovest della Sardegna.
Si trasferisce a Roma per studiare recitazione con il maestro Carlo Merlo e poi a Los Angeles con Bernard Hiller: è in questo clima che Antonio inizia il suo percorso pittorico che cresce seguendo le orme di pittori frequentati tra Italia e Germania. In seguito, si dedica anche alla scultura con pietra, legno e, infine, col ferro, quasi a voler rendere omaggio alla tradizione calderaia della sua famiglia.
Negli ultimi anni, espone a Cagliari, Catanzaro, Piacenza, Roma, Milano, Nizza: oggi, con questa sua personale, torna a Cagliari.