apertura1 / 4 Marzo 2022

Bombe e paura in Ucraina, attaccata la più grande centrale nucleare d’Europa

Sempre più concreto il rischio che il conflitto si allarghi e richieda l’intervento di altri paesi. “Non cerchiamo la guerra ma se arriva siamo pronti”, dice il segretario di Stato Usa, Antony Blinken. Nelle ore più drammatiche del conflitto, Zelensky torna a rivolgersi all’Europa: “E’ l’unica che può fermare la guerra”. Con i corridoi umanitari si cerca di mettere in salvo i civili, prima di tutto donne e bambini.

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rubriche / 28 Febbraio 2022

Il mondo col fiato sospeso: al via il negoziato fra Ucraina e Russia

Le rispettive delegazioni a confronto al confine bieloruzzo per avviare un negoziato che possa fermare l’attacco russo contro Kiev. Zelensky vuole l’ingresso immediato nell’Unione Europea e dice che le prossime 24 ore saranno cruciali. Da Kiev arriva anche un nuovo bilancio delle vittime civili: 352 morti, tra i quali 14 bambini mentre l'Onu parla di almeno 104 civili uccisi. A Mosca e nelle altre città russe anche oggi si moltiplicano le code davanti ai bancomat. L’Italia ha chiuso lo spazio aereo ai voli russi, Stati Uniti e Francia chiedono ai loro cittadini di lasciare la Russia. Putin presiederà una riunione di emergenza con il suo gabinetto e la banca centrale sulle sanzioni.

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apertura / 24 Febbraio 2022

La Russia bombarda, è guerra. Putin minaccia: “Conseguenze mai viste per chi interferisce”

Amaro risveglio per l’Europa, quello che da giorni si temeva è accaduto. Il presidente ucraino Zelensky invita la popolazione alla calma e a restare a casa. Ferma condanna delle Nazioni Unite. L’allerta partita già ieri sera in Ucraina, dove il Consiglio di sicurezza ha chiesto lo stato di emergenza e il Parlamento ha approvato una legge che garantisce il possesso di armi ai cittadini.

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apertura1 / 16 Febbraio 2022

Ansia, depressione, insonnia: il salatissimo prezzo da pagare per chi si ammala di Covid

Secondo una ricerca pubblicata sul British Medical Journal, entro un anno dall’infezione c’è il 60% in più di contrarre uno di questi disturbi per chi si è ammalato di coronavirus, anche se non è andato in ospedale. I ricercatori inglesi lanciano l’allarme: serve più attenzione nei confronti dei possibili problemi di chi è guarito e che, molto più degli altri, fa uso di sostanze per uscire dal tunnel

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