Il primario era finito nel carcere di Palermo, destinato ai mafiosi, nonostante fosse caduta l'accusa di mafia. In Sardegna sconterà la pena nell'abitazione di un parente a Tula.
Le motivazioni dei giudici che hanno portato agli arresti dell’ex assessora, poi finita ai domiciliari, e del primario di Terapia del dolore: “Gravi indizi in ordine all’esistenza di un’associazione per delinquere” ma si tratta di un sodalizio criminale “semplice”
Il primario di Terapia del dolore di Binaghi e ospedale Marino, a differenza di Gabriella Murgia, rimane in carcere. I suoi legali: “Non ci sono i presupposti per l’associazione di stampo mafioso. È un’ordinanza molto preoccupante, rischia di far passare per mafiosi comportamenti che non lo sono. Cocco è determinato e non si arrenderà”
L'ex assessora regionale dell'Agricoltura e del primario di Terapia del dolore in aula con, accanto, i loro avvocati. Contestate le motivazioni che hanno portato in carcere Murgia e Cocco: la risposta dei giudici, salvo sorprese, non prima del 19 ottobre
Depositate le richieste di riesame, gli avvocati ancora al lavoro per ultimare le memorie difensive. Gli interrogatori ai 31 indagati terminano lunedì, solo dopo si saprà la decisione del giudice
Si va verso l'ampliamento dell'inchiesta "Monte Nuovo" che ha già portato in carcere 31 persone, fra cui l'ex assessore regionale dell'Agricoltura e il primario Tomaso Cocco. Solinas: "È una questione giudiziaria, non politica"
Il presidente della Regione, citato moltissime volte nell’ordinanza “Monte Nuovo” che ha portato a 31 arresti, a proposito della presunta richiesta di protezione “criminale” dice che “l’unica protezione l’ho avuta dalla Digos dopo le minacce”. Aggiunge di non voler commentare le indagini in attesa che i fatti vengano chiariti e annuncia che non andrà a relazionare in Consiglio regionale perché significherebbe politicizzare una vicenda giudiziaria
Un'asse tra il mondo delle istituzioni e quello della criminalità nuorese: scambi di favori e protezioni andati avanti per anni. 13 persone in carcere, c'è anche il primario della Terapia del dolore dell'ospedale Binaghi, Tomaso Cocco. IL VIDEO
23 Maggio 1992: Strage di Capaci. Il ricordo commosso del sindaco di Monserrato Tomaso Locci: "Una ferita che la nostra Italia si porta dietro, una cicatrice che deve rimanere ben visibile alle nuove e vecchie generazioni: il rispetto, il ricordo e la riconoscenza verso coloro che hanno dato la loro vita"
Nell’ambito del progetto di legalità “A-ndrangheta”, davanti a tanti ragazzi, l’aula magna di una scuola è stata intitolata all’agente di Sestu prima donna della Polizia di Stato morta in servizio nella strage di via D’Amelio a Palermo
Il presidente della Regione ai parlamentari del comitato Schengen: "L'Isola, da sempre immune alla mafia tradizionale, sta subendo quella della malavita organizzata proveniente dalla Nigeria"
Il clan Spada, inoltre, costituisce "un'associazione per delinquere di stampo mafioso". Raggi: "Questa sentenza riconosce che sul litorale di Roma c'è la mafia. Si può parlare di mafia a Roma"
Tantissimi studenti e associazioni da tutta la Sardegna per la giornata del ricordo delle vittime della mafia. Giampiero Farru: "Sì all'accoglienza, le persone non sono problemi. In qualsiasi situazione deve prevalere un messaggio di umanità". GUARDATE la VIDEO INTERVISTA
Ventiquattresima giornata della memoria per i morti di mafia, in piazza anche gli studenti del Marconi. Gigi Pittau, insegnante di italiano e storia: "Nell'Isola tantissimi beni confiscati e utilizzati da Libera per i campi estivi di legalità. I nostri ragazzi parlano, giustamente, anche di integrazione". GUARDATE la VIDEO INTERVISTA
Un notiziario ogni ora 24 ore su 24 e sette giorni su sette, strisce di news di quindici minuti in ogni fascia oraria principale e programmi in diretta nei quali si alternano ospiti qualificati con la voce degli ascoltatori, i veri protagonisti del progetto. Oltre che con le App e sui player, sintonizzate da oggi la vostra radio sul canale 12D per non perdere neanche una notizia sulla Sardegna!