Incontri all’alba del mese di novembre fra tradizione, cultura e tanto cibo. I tre giorni di festa nel centro storico di Seui “Su Prugadoriu”, alla riscoperta delle antiche tradizioni, mestieri, sapori e profumi dei prodotti tipici locali, si sono chiusi con il lancio della zucca dal palazzo.
L’antichissima festività del culto delle anime, “Su Prugadoriu” ha spaziato sui temi, della cultura, ambiente, economia, spettacolo. La pioggerellina fittissima, ha lasciato solo qualche spazio al sole ma nessuno ha tradito, forsanche con un ombrello, tutti in strada ad inseguire la banda, la riproposizione del rito tradizionale de’ “Su prugadoriu …po’ is animas”, o Is animas torendi a biviri”. L’esposizione fotografica di “Immagini e storie dei Seuesi a Cagliari” e le altre mostre.
Ma il clou è stato nei “mangasinus”, occasione per una scorpacciata di: “culurgionis, civargiu, civargeddus prenus e de’ cipudda, pane saba, piccoli arrosti di carni rosse e bianche. La cosa più bella? Gli incontri con i vecchi amici, i ricordi, qualche fuggevole cenno ai temi politici riferiti anche al capoluogo. Tutto con sanissima sobrietà. L’evento è giunto alla sua diciannovesima edizione, nel 2016 la ventesima edizione. I seuesi sono in tutto il mondo e tanti a Cagliari per cui: I love Sardinia, i love Seui, next time, next year. Grazie, al prossimo anno atrus annusu cun saludi. Gianfranco Carboni













