Sinnai, la gestione dei rifiuti e l’igiene pubblica diventano un caso

Le campagne diventano sempre più una discarica. Non solo: erbacce e sterpaglie alte che possono costituire un serio pericolo per l’allerta incendi.


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Si è discusso di questo e molto altro ieri nell’assemblea civica promossa da un comitato promotore di cui facevano parte anche i consiglieri dell’opposizione consiliare, Sinnai Libera e 5 Stelle.
Dopo l’introduzione di Sung Gyun David Cho, moderatore della riunione, Fausto Cardia, per il comitato, ha mostrato  un  vecchio filmato ed ha illustrato stralci del capitolato d’appalto.   Successivamente sono intervenuti Rita Matta per i 5 Stelle e Aldo Lobina per Sinnai Libera.
I numerosi cittadini presenti al dibattito non si sono    limitati soltanto a esporre giuste riflessioni e “a porre  domande intriganti, hanno anche fatto proposte, cui il sindaco, presente alla manifestazione, avrà l’onere di dare seguito, se vorrà corrispondere ad un   aggiustamento di una situazione che non appare bene controllata e non coincidente con gli accordi previsti nel contratto d’appalto. Giudicato – spiega Aldo Lobina – completo, perfino “bello”, ma inapplicato. Di qui la richiesta di una riduzione del tributo in misura proporzionale alle inadempienze registrate. Il dibattito  è stato comunque   corretto fino alla fine, nonostante la gravità delle questioni considerate e si è protratto per più di due ore.
Di igiene pubblica e raccolta rifiuti noi di Sinnai Libera abbiamo cominciato a interessarcene dall’inizio della consigliatura, quando si poneva la necessità di prorogare le attività della ditta che gestiva prima di quella attuale il servizio di igiene urbana.
Ricordiamo l’approvazione di un regolamento di igiene urbana adottato dal Consiglio a notte inoltrata,   frettolosamente, senza disponibilità ad un rinvio per favorire utili correttivi.
Passarono mesi e poi arrivammo al bando per la ricerca di un nuovo gestore. Vinse Cosir, mentre   Campidano Ambiente (una partecipata  costituita  dal Comune di Sinnai, Monserrato e Selargius  e da un socio privato) continuava la sua agonia, che oggi la vede in liquidazione, anche se per quanto riguarda il nostro territorio è tuttora proprietaria dell’Ecocentro di Bucca Arrubia (oggetto  di una compravendita dai contorni politicamente poco chiari), chiuso, e di un’area a Solanas con tutte le autorizzazioni necessarie per un ecocentro a servizio della frazione”.
Sottoscritto il contratto d’appalto, il 1 marzo dell’anno scorso Cosir ha iniziato a svolgere le sue attività, mentre ai cittadini il comune chiedeva un aumento delle tariffe TARI, “giustificandolo col miglioramento del servizio.
Abbiamo atteso che trascorresse l’anno concesso dal comune per la realizzazione dei due ecocentri, senza  vederne neanche uno. E’ di questi giorni una determinazione della Responsabile dei Servizi Tecnologici del Comune che proroga i termini per l’ottemperanza, altrimenti sanzionata con 300 euro al giorno per ogni ecocentro a causa della mancata apertura. Mentre i cittadini soffrono e le campagne si riempiono di discariche abusive. Le cui bonifiche graveranno sempre sui cittadini, cui spetta soddisfare il 100% dei costi.
La realtà di spazi pubblici in abbandono nel centro urbano e nelle frazioni, pieni di erbacce, privi di decoro preoccupa molti di noi. Le immagini dilagano nei social e anche i commenti   nei confronti di chi ha la responsabilità politica del governo della cittadina.  
Sinnai Libera  ha presentato diverse interrogazioni sull’argomento, numerose  attività di sindacato ispettivo attraverso accesso agli atti, ha reso pubbliche tutte queste azioni nella sua pagina social, ha anche pubblicato stralci del capitolato d’appalto, per far conoscere ai cittadini i patti sottoscritti tra Cosir e Comune di Sinnai. Ha chiesto di conoscere le relazioni della figura individuata per legge dal comune per controllare l’esecuzione del contratto, che vale 17 milioni dei nostri soldi in sette anni. 
Mentre la situazione è quella che ciascuno conosce, mossi dalla necessità di corrispondere all’interesse pubblico, condividendone i dubbi, le aspirazioni e le volontà ci siamo impegnati insieme ad altri concittadini e al gruppo 5 Stelle per arrivare all’assemblea di ieri. Sono state segnalate criticità quotidiane nell’esecuzione dei servizi”. Una speranza: “Noi ci auguriamo che decisioni sagge guidino l’uscita dalle difficoltà riscontrate, che parrebbero dipendere da un anticipo del 20% del contratto non corrisposto alla ditta.
Avevamo proposto una ordinanza contingibile e urgente  del sindaco per riaprire Bucca Arrubia, successivamente abbiamo proposto l’acquisizione a titolo oneroso di quell’ecocentro e dell’area di Solanas. Nulla di fatto. Bisognerebbe fare uno sforzo comune; l’azienda e il comune dovrebbero individuare una strategia.  Intanto l’8 giugno, cioè domani, gli stessi temi sono oggetto di una riunione, aperta al pubblico, in comune, dove si riunisce la prima commissione consiliare permanente. Quella sarebbe una sede per mostrare ai consiglieri le attività di controllo svolte attraverso le figure preposte e anche  per stabilire – insieme al miglioramento del servizio-  la riduzione dei tributi,  l’eventuale applicazione di penali e  per valutare le ragioni in base alle quali Sinnai ha deciso finora di non applicarne”. 
Un’ultima considerazione: tutto ciò “mentre il comune di Monserrato incassa 1 milione di euro di penali per servizi non resi da altra ditta di igiene urbana”.


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