Una “marcia nel deserto” continua, incessante, quella dei malati Adi – più di settecento – che vivono nella subregione del Parteolla. Chilometri e chilometri per poter arrivare a Quartu, nella farmacia dell’Assl di via Bizet, per avere medicinali, pannoloni e farmaci salvavita. Prima, mesi fa, c’erano le attese sotto il sole. Ora, “avvolti” dal gelo. Ecco perchè è scattata l’ennesima protesta dell’Usb sotto l’assessorato regionale della Sanità. I manifestanti hanno srotolato striscioni contro l’assessore Nieddu, “abbiamo portato a lui e a Massimo Temussi il carbone in regalo”. La rabbia è tanta: “Centinaia di malati, con i loro parenti, costretti a una marcia nel deserto per avere assistenza. I medicinali possono e devono essere portati nelle farmacie territoriali, siamo al paradosso che a Quartu Sant’Elena ci sono pazienti che, a distanza di un mese dalla prenotazione effettuata, non trovano i medicinali salvavita”, denuncia Rubiu, “e hanno come unica risposta quella di prenotarsi un’altra volta. A Nieddu chiediamo che, per l’ennesima volta, alle promesse faccia seguire i fatti. Sono troppi i malati costretti a lunghe attese al gelo, dopo aver fatto tanti chilometri, quando invece potrebbero usufruire delle farmacie dei loro paesi”.
Rincara la dose Aldo Palmas: “Siamo arrivati al paradosso che a Quartu, in via Bizet, i malati si son sentiti rispondere che le prenotazioni erano finite ma che, se fossero rimasti in fila, in attesa, magari potevano essere serviti. Prima o poi qualcuno perderà la pazienza, ci saranno problemi di ordine pubblico”, prevede l’esponente dell’Usb. “Alle famiglie dei malati dico di avere la forza di venire qui a manifestare insieme a noi, per far capitre a questi signori che la situazione deve cambiare e che non servono grosse spese per garantire i diritti essenziali dei malati”.