Pista di motocross abusiva a Olbia, scatta il sequestro preventivo

L’area, sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale è stata  interessata nel tempo da profonde modificazioni ad opera di mezzi meccanici che hanno consentito la realizzazione di un vero e proprio circuito costituito da terrapieni,  dossi e curve, che veniva costantemente tenuto in efficienza ed utilizzato sia  per sessioni di allenamento sia per competizioni motoristiche a livello regionale.


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Una pista di motocross abusiva a Olbia, scatta il sequestro preventivo eseguito dal Corpo Forestale su delega della Procura della Repubblica di Tempio Pausania.

Nell’ambito delle attività finalizzate alla prevenzione e repressione delle violazioni in materia urbanistico / edilizia  ed ambientale nel  territorio di competenza della Procura della Repubblica di Tempio Pausania, il personale appartenente alla  Stazione Forestale di Olbia, in esito ad apposita attività delegata dal Procuratore della Repubblica Dott. Gregorio Capasso, ha proceduto nei giorni scorsi al sequestro preventivo  di un’area pari a circa 3 ettari sita in Loc. Padrongianus del Comune di Olbia presso la quale la proprietaria ed il marito, noto imprenditore, avevano provveduto alla realizzazione di una pista per  motocross di circa 1200 mt, in assenza di qualsivoglia autorizzazione.

L’area in argomento, sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale ai sensi del D. LGS. 42/2004 ed avente destinazione agricola, con una superficie pari a circa 3 ettari, è stata  interessata nel tempo da profonde modificazioni ad opera di mezzi meccanici che hanno consentito la realizzazione di un vero e proprio circuito costituito da terrapieni,  dossi e curve, che veniva costantemente tenuto in efficienza ed utilizzato sia  per sessioni di allenamento sia per competizioni motoristiche a livello regionale.

Si è accertato infatti che vi si organizzavano gare ed eventi, alcuni dedicati a bambini ed appassionati in erba,  a cui veniva dato ampio risalto su internet e social media, esponendo i partecipanti  ai rischi connessi all’utilizzo di  una struttura abusiva e priva dei requisiti di sicurezza previsti per legge. 

Il circuito, dotato di impianto di irrigazione per la depolverizzazione del fondo, veniva mantenuto costantemente in efficienza.

L’attività posta in essere, a seguito di sopralluogo eseguito congiuntamente a personale tecnico comunale del Servizio Controllo Edilizia e prevenzione abusi,  ha consentito di denunciare alla suddetta A.G.  i soggetti coinvolti a vario titolo nella vicenda, anche se le indagini sono tuttora i corso per l’individuazione di ulteriori figure coinvolte nella gestione dell’attività.

L’operazione suddetta è l’ultima in ordine di tempo tra quelle portate avanti dal Procuratore della Repubblica di Tempio in collaborazione con il Corpo Forestale dell’Ispettorato di Tempio Pausania nell’attività di contrasto  alle  violazioni  in materia edilizia ed ambientale  e di tutela del territorio e del paesaggio.


In questo articolo: