Emergenza idrica a Sassari. La città è a secco da 2 giorni. Il consigliere Paolopoli si reca nella sede di Abbanoa per chiedere spiegazioni. Nessuno lo riceve e così si lava i denti in strada per protesta. E’ successo stamattina nel capoluogo turritano.
Durante la notte l’Enas, Ente acque della Sardegna, ha avuto un ulteriore rottura sull’acquedotto Coghinas 2 che rifornisce di acqua grezza i potabilizzatori Abbanoa di Truncu Reale (al servizio di Sassari, Porto Torres e Stintino), Monte Agnese (Alghero) e Castelsardo. E questo ha ulteriormente aggravato l’emergenza idrica.
Tutte le squadre di Abbanoa, sia i tecnici nei potabilizzatori sia gli operatori di rete, sono ormai incessantemente mobilitati da due giorni per effettuare tutte le attività necessarie a far fronte all’ulteriore slittamento dei tempi con l’obiettivo di ridurre i disservizi quanto possibile. Per la città di Sassari è stata aumentata la produzione di acqua potabile dal potalizzatore Abbanoa del Bidighinzu mentre su Alghero è stata attivato il collegamento con il Cuga.
Nonostante i solleciti, da parte di Enas non si è avuta alcuna certezza sui tempi di riparazione della propria condotta dell’acquedotto Coghinas II: sono quindi previste ulteriori restrizioni nei Comuni di Sassari, Porto Torres e Castelsardo.
Palopoli, eletto in una lista civica a sostegno del primo cittadino Campus, si è lavato faccia e denti davanti alla sede di Abbanoa. “Me li lavo qui i denti, son due giorni che non mi lavo, né denti, né piedi, né nulla. però qui non sanno nulla. Bisogna fare il pagliaccio per fare funzionare le cose qui a Sassari. Come fanno gli invalidi e le attività. Ci sono il 50 % delle attività chiuse”










