Sardegna, ok al piano lavoro: in arrivo cantieri e bonus per le assunzioni

Via libera del Consiglio regionale a LavoRas: in arrivo nuovi posti di lavoro su ambiente, archeologia, decoro urbano, catasto e reti tecnologiche e con una particolare attenzione al digitale


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Con il via libera del Consiglio regionale a LavoRas, inizia l’iter per rendere operativo il Piano per il lavoro da 127,9 milioni presentato dalla Giunta. Dopo che sarà approvata la Finanziaria, in 30 giorni l’Esecutivo definirà metodi e tematiche principali su cui intervenire attraverso cantieri diretti e bonus occupazionali, in particolare ambiente, archeologia, decoro urbano, catasto e reti tecnologiche e con una particolare attenzione al digitale. 

PIGLIARU. “Il lavoro è una priorità per la mia Giunta”, dichiara il presidente della Regione Francesco Pigliaru. “Fin da principio abbiamo affrontato con determinazione una situazione difficilissima, mettendo tutto il nostro impegno per combattere la disoccupazione esistente ed evitare che se ne creasse di nuova, cercando soluzioni anche quando sembrava impossibile, come dimostrano tra gli altri i casi di Meridiana e ora di Alcoa. I dati Istat provano che con noi la disoccupazione sta diminuendo, ma non basta: dobbiamo fare di più. Per questo siamo particolarmente soddisfatti del risultato portato a casa oggi – prosegue Francesco Pigliaru -, e per questo ringraziamo la nostra coalizione e l’intera aula consiliare, che ha dimostrato grande senso di responsabilità. Abbiamo lavorato molto e con decisione per dare le risposte che servono e LavoRas è un punto centrale di questa Finanziaria: stiamo investendo risorse importanti – conclude il presidente Pigliaru – e ora devono tradursi subito in opportunità concrete.”

 

PACI. “Ringrazio tutti i consiglieri per aver contribuito a raggiungere questo obiettivo – dice l’assessore del Bilancio Raffaele Paci -, con importanti suggerimenti arrivati anche dall’opposizione. LavoRas mette a sistema finanziamenti regionali, nazionali ed europei ancora liberi che stiamo programmando con questa finalità e darà risposte ai giovani e meno giovani, alle donne per garantire servizi che permettano loro di inserirsi nel mondo del lavoro, a chi ha perso il lavoro e ha difficoltà a trovarne un altro e a chi un lavoro lo sta ancora cercando. Insomma, a tutti coloro che vivono un momento di difficoltà e vogliono reinserirsi subito nel mondo del lavoro. La sfida adesso – sottolinea Paci – è fare in fretta per raggiungere i risultati, individuando strumenti normativi che permettano di rendere subito e rapidamente operativo il Piano, che sarà sottoposto a un monitoraggio costante da parte di un Osservatorio di cui faranno parte anche i sindacati. Quello del lavoro è sicuramente il tema cruciale, la sfida vera per poter costruire un futuro solido. Un tema che interessa tutti”, conclude Paci. “Mi auguro perciò che nelle prossime settimane si riesca insieme al Consiglio a chiudere un Piano per il Lavoro solido, importante, dalle procedure rapide che dia risposte efficaci a tutti i sardi che le stanno aspettando”. 

 

MURA. “Stiamo facendo ogni sforzo possibile per dare risposte alle richieste che provengono dal mondo del lavoro. Lo abbiamo fatto in questi anni di governo, anche attraverso la Cabina di Regia che non da oggi coordina gli interventi e le azioni portate avanti da tutti gli Assessorati. Il Programma integrato plurifondo LavoRAS varato oggi dal Consiglio mette in campo risorse importanti che si tradurranno presto in attività, ambiti di intervento e modalità organizzative. Entro un mese dall’entrata in vigore, la Giunta approverà una delibera in tal senso. Grazie all’impegno e alle scelte compiute negli ultimi tre anni e mezzo, sul fronte dell’occupazione oggi registriamo un segno ‘più’ che lascia ben sperare: più occupati, più fiducia e più autoimprenditorialità. Con i 127,9 milioni di euro di LavoRAS daremo impulso alle politiche attive del lavoro, strutturate in modo differenziato e flessibile in modo da coinvolgere il maggior numero di disoccupati, con una maggiore attenzione ai giovani, alle donne e alle fasce deboli”.

 


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