Sardegna e caro energia: “Assumere ogni iniziativa, forte e determinata, per raggiungere l’autosufficienza energetica”. Una riunione straordinaria organizzata dai segretari del Psd’Az per discutere e adottare una linea contro i rincari che gravano sul popolo sardo.
Occasione dell’incontro, tenutosi a Cagliari pochi giorni fa, è stata la necessità di discutere della delicata situazione di crisi che si è venuta a creare in Sardegna, con manifestazioni e occupazioni, per via del caro energia. Nel corso della riunione da parte di tutti gli intervenuti è stato posto in evidenza che si tratta di una problematica che, non da oggi, pone la Sardegna nelle condizioni di non poter essere competitiva nei mercati a causa degli alti costi per l’approvvigionamento energetico per le attività produttive e che, per lo stesso motivo, grava come un salasso sulle bilance delle famiglie sarde. I partecipanti hanno concordato sul fatto che “è necessario assumere ogni iniziativa, forte e determinata, utile al fine di evitare che il decreto ministeriale sull’energia non sia il frutto di una volontà assunta e pensata su convenienze scaturenti da interessi che ruotano su filosofie energetiche pensate a Roma e poi calate come una mannaia, sul popolo sardo con effetti pregiudizievoli che vedono l’Isola ancora una volta emarginata e soccombente a tali logiche”.
“Bisogna mobilitare la migliore sensibilità dei sardi – viene sottolineato – per evitare che la decretazione ministeriale in materia di energia possa comportare possibili ricadute negative e un ulteriore pedaggio che si pagherà in termini di ulteriore consumo del proprio territorio.
Una presa di coscienza che indichi elementi di indirizzo sulle nuove forme di approvvigionamento energetico grazie all’utilizzo delle risorse finanziarie poste in campo dal PNRR sulla materia”.
Essere “attori” e “protagonisti”, insomma, “delle scelte che riguardano il nostro territorio, e non oggetto delle stesse come spesso accaduto nel passato”. Per questo motivo e stata sollecitata l’esigenza di mobilitarsi e appoggiare le decisioni dei vertici regionali “per assicurare che nel “decreto energia” siano contenuti passaggi fondamentali su tariffe contenute, autonomia e stabilità energetica. Ad esse vanno aggiunte ulteriori misure di compensazione sia per il gap energetico, aggravato dalla condizione fisico geografica di insularità, sia per la compromissione di territorio sardo già gravato da pesanti servitù. In assenza di tali requisiti il decreto deve essere rigettato in toto, in quanto pregiudizievole e contrario agli interessi del popolo sardo”.
La riunione si è conclusa con l’impegno di ulteriori iniziative di futuri incontri da ripetere per discutere, oltre al caro energia, di tutte le altre tematiche di stretta attualità .
Organizzata dai segretari Enrico Pes, sezione di Elmas, e Gigi Garau, Assemini, alla presenza del Commissario della Federazione di Cagliari Christian Stevelli, alla riunione hanno partecipato anche i segretari e rappresentanti delle sezioni di Cagliari, Quartu Sant’Elena, Teulada, Elmas, Assemini, Terralba, Sardara, Ghilarza, Samugheo, San Sperate, San Gavino, Olbia e una folta delegazione del movimento giovanile guidata dalla Segretaria nazionale Antonella Scarfò.












