di Claudia Zuncheddu
Cagliari – boicottato il referendum sulle trivelle a Sant’Elia – San Bartolomeo
Sant’Elia – Scuola di Via Schiavazzi, la sede storica dei seggi elettorali per il più popolato quartiere cagliaritano e per il nuovo San Bartolomeo, è rimasta chiusa all’insaputa degli elettori. Domenica 17, dalle 7 alle 23, dall’affluenza incessante dei cittadini, bloccati dai cancelli chiusi della scuola, si evince la volontà di partecipazione al referendum sulle trivelle da parte dei due quartieri che si affacciano sul mare cagliaritano.
Sul cancello della scuola è affissa un’ordinanza del Sindaco di Cagliari, messa all’ultimo momento, con cui si informano i cittadini che per esprimere il proprio voto bisogna recarsi ai seggi di un altro quartiere distante e di difficile accesso con mezzi pubblici.
I cittadini insorgono. C’è chi chiama i carabinieri, chi la stampa, chi minaccia di rivolgersi alla Procura. In tanti rinunciano e su tutte le furie tornano a casa, mentre cresce il coro degli elettori contro l’amministrazione di Cagliari che con quest’azione improvvisa, di fatto partecipa al boicottaggio del referendum. Boicottaggio, promosso in tutto il territorio italiano dal premier Renzi e dalla maggioranza del suo partito, il PD e “amichetti” vari.












