Sanità, scoperta choc nell’ospedale di Nuoro: “Turni di 18 ore per medici e infermieri, pazienti nei corridoi”

L’ispezione dei Nas in uno dei principali ospedali della Sardegna, emerge una situazione di pieno caos. Il racconto della deputata Mara Lapia: “Sforamenti nei carichi di lavoro, condizioni di lavoratori e malati al limite della decenza”


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Turni lunghissimi, ben oltre l’orario previsto dalla legge, pazienti nei corridoi e una situazione, in generale, di caos, a partire dal pronto soccorso. È quanto hanno scoperto i Nas in un’ispezione, sollecitata dalla parlamentare sarda Mara Lapia, dentro l’ospedale San Francesco di Nuoro. È la stessa deputata a raccontare l’esito delle lunghe verifiche, durate quasi mezza giornata. “Per la mia visita ispettiva all’ospedale San Francesco di Nuoro ho chiesto l’intervento dei carabinieri del Nucleo antisofisticazione. Da questa mattina, i militari Stanno verificando i turni e i riposi del personale medico e sanitario che lavora in Geriatria, Medicina, Nefro-Dialisi e nel Pronto soccorso”. La deputata, preoccupata per le ultime, drammatiche notizie sul fronte del personale del pronto soccorso, commenta la sua ispezione all’ospedale nuorese: “La situazione del pronto soccorso, com’era prevedibile considerato che in servizio sono rimasti appena tre medici, è drammatica. Solo nelle ultime 24 ore ci sono stati 78 accessi. Un paziente in codice giallo, arrivato in pronto soccorso il 13 luglio, questa mattina era ancora lì. Ho avuto modo di constatare personalmente la presenza di 35 pazienti in attesa di essere visitati”.

 

 

 “Questo pomeriggioin turno ci sono solo due medici, di cui uno specializzando e uno specialista non strutturato. Entrambi non potrebbero stare in pronto soccorso da soli. Stamattina, invece non c’era neanche un medico specializzato in medicina d’urgenza ma un endoscopista. Domani e domenica il pronto soccorso rimarrà aperto solo per la gentile concessione dell’Aou di Sassari che ci presta un medico”. Tutte verifiche fatte dalla stessa Lapia con, accanto, i carabinieri del Nas.

 

 

 

 “Con i Nas abbiamo verificato che ci sono degli sforamenti dei carichi di lavori, con turni che superano le 18 ore. Una condizione che non garantisce la dicurezza per operatori e pazienti” prosegue la parlamentare che, nel corso dell’ispezione iniziata a mezzogiorno e finita nel pomeriggio inoltrato, ha visitato i reparti accorpati di recente per volontà dei vertici Asl. “In questo caso, i pazienti sono addirittura ricoverati negli anditi. La loro condizione è ai limiti della decenza e, nonostante le rassicuranti dichiarazioni della direzione Asl, non è relativa al periodo estivo ma dura ormai da mesi”. La situazione della Dialisi non è migliore. “In questo caso, pazienti estremamente fragili, trapiantati e immunodepressi, sono ricoverati in pericolosa promiscuità con altri malati. Nelle vicinanze ci sono altri pazienti che attendono il tampone molecolare. Mi chiedo se questa sia una situazione accettabile tanto più che, ad aggravare uno stato di cose drammatico, mentre ero impegnata nella visita ispettiva, è arrivata la notizia della chiusura di Ortopedia. Tutto questo sta avvenendo nel silenzio della Regione che, sollecitata più volte, non ha mai risposto con atti concreti”.


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