La Lega arriva a Cagliari e in Sardegna, Matteo Salvini riempie tutte le poltroncine di una delle sale della fiera, con tantissimi costretti a stare in piedi per tre ore buone, pur di non perdere messaggi e rivelazioni del loro nuovo “vate”. “Via i clandestini, più lavoro, castrazione chimica per chi stupra”, questo il refrain che “infiamma” la platea cagliaritana. Che, nei fatti, ripone nell’archivio la lunga lista di insulti “made in Padania” piovuti sul sud per oltre due decenni. In democrazia vince chi prende più voti, e Salvini prova a erodere consensi a Pd e Forza Italia anche nell’Isola. E i cagliaritani – soprattutto quelli non andati alla fiera – si dividono tra “pro” e “contro”. Mandandosi, reciprocamente, “a quel paese”.
“Salvini non ha nessuna colpa, lui fa la stessa cosa che hanno sempre fatto tutti i politici in Sardegna, promesse per prendere voti alla faccia dei sardi che si vendono in cambio di promesse che non manterranno mai”, scrive Alessandro Demontis. “C’e’ gente che insulta Salvini tanto per parlare, vi sta bene questo governo abusivo che ci sta facendo invadere allora…porelli! Per fortuna che tra un po’ si vota e tutti i sinistr**** tornano a casa”, replica Simone Santilli. Per Maria Francesca Cocca si tratta di “Populismo, becero populismo. Questo signore non conosce la storia della Sardegna, ma ahimè a quanto pare anche chi lo sostiene. Che tristezza, ignoranza allo stato puro”. Rita Serra: “Ma non ci ricordiamo che ci hanno sempre preso per i fondelli? Cari sardi svegliatevi e mandateli affan****”. I cagliaritani e sardi presenti da Salvini dicono di aver perdonato gli insulti del leader leghista: “Visto che perdonate gli insulti, verrebbe voglia di seppellirvi sotto una massiccia dose. Ma io non sono Salvini, non insulto così come fece lui, giusto perché evidentemente è più somigliante ai suoi genitali che a un essere umano completo. Dormite sereni”, così Andrea Mulas. “Non siete sardi!”, sostiene Maria Francesca Cocca. Ci va giù più dura Chiara Manunta: “Che schifo ma Cagliari si è bevuta il cervello?”. “Per questo ci dicono pecorari”, commenta Peppixeddu Montis. Rina Serroni: “Quanta gente stupida in quella sala!!! Avrebbero dovuto fischiarlo e cacciarlo via a suon di uova marce. Sardi imbecilli, ecco perché non siamo considerati da nessuno”. A favore di Salvini è Gianni Pau: “Complimenti a Salvini per essere riuscito a conquistare consensi in Sardegna, terra del sud, ma non dimentichiamo i danni fatti da personaggi che si definivano sardisti e hanno governato in questa regione sicuramente malissimo con partiti di destra e sinistra”. Parere simile ma decisamente più caloroso arriva da Pierina Soddu: “Sembrerà strano a certi sardi, ma Salvini è il nostro orgoglio, è colui che ci salverà dai soliti noti. L’unica nostra speranza. Ho valutato per bene, per diversi mesi, quello che ha sempre detto. Mai una contraddizione, l’unico che ama veramente l’Italia e gli italiani. In Sardegna chi potrebbe sostituirlo? Nessuno è capace di fare quello che sta facendo lui”.












