Siamo alla violenza. Come era prevedibile, come era inevitabile: dopo mesi e mesi di clima al veleno e di piazze sobillate e spesso inconsapevoli, oggi uno dei tanti comitati anti tutto, uno gallurese nello specifico, è arrivato dove purtroppo era prevedibile: alla violenza e alle minacce. “Guardatele bene, queste facce. Stampatevi in mente i loro nomi, non vi fate sfuggire la sigla del partito.Ve li ricordate questi soggetti, quando venivano a casa vostra a chiedervi il voto? Ricordate le loro promesse, gli sforzi per convincervi che erano migliori degli altri? Vi ricordate quanto dicevano di avere a cuore il bene della Sardegna? Parlavano di democrazia, di ambiente, di onestà…Poi hanno scoperto la soffice imbottitura delle poltrone regionali, che non è di gommapiuma ma di rettangoli di carta verde (anzi, green). E hanno capito che per garantire alle loro nobili terga di restare incollate lì, avrebbero dovuto OBBEDIRE. Anche a ordini indegni, impartiti da una presidente dispotica o da un dimesso Comandini (nomen omen), che a loro volta devono obbedire ad altri. Così tutte le mirabolanti promesse fatte in campagna elettorale sono diventate carta straccia, insieme agli slogan e a ogni codice morale”. Inizia così l’incredibile post del Coordinamento Gallura contro la Speculazione Energetica, con tanto di foto segnaletiche dei consiglieri regionali a loro dire responsabili del mancato via libera alla procedura d’urgenza per la legge Pratobello.
“Certo, in Regione non se l’aspettavano una simile rivolta di popolo. Pensavano sarebbe stato più facile. E invece si sono trovati di fronte a 210.729 firme, dietro cui stanno non 210.729 persone ma molte molte di più: tutte quelle che non hanno potuto firmare, che non hanno fatto in tempo, che sono state impedite. Dunque son dovuti correre ai ripari. Come? Anzitutto scrivendo in fretta e furia una legge ignobile, il DdL 45 detto non a caso “DdL Aree idonee”, giusto perché sia chiaro cosa si cela in quelle norme.
Ecco come si tappa la bocca ai sardi. Ecco come si sputa in faccia alla democrazia”. Poi, secondo questo fantomatico comitato, lo stop alla Pratobello da cinque consiglieri indicati nelle foto.
“Segniamocela, la data di oggi. Il 24 ottobre 2024 il Governo Regionale ha calato totalmente la maschera, mostrando i suoi veri intenti. Ha detto a chiare lettere ai sudditi sardi che non contano nulla, che non hanno alcun diritto, che valgono qualcosa solo in campagna elettorale. Ma stavolta avete sbagliato qualche calcolo. Non saranno solo i cinque prodi ad essere ricordati ogni giorno e “celebrati” come meritano, insieme a Deriu che è stato salvato in corner e al dimesso Comandini. Sarete ricordati tutti uno per uno insieme a colei che vi dà gli ordini, colpevoli allo stesso modo, traditori della terra di Sardegna e del popolo che ha commesso l’errore di votarvi. Un errore che in un modo o nell’altro promettiamo di riparare. E noi, a differenza di voi, le promesse le manteniamo”.











