Anche in Sardegna fallisce il referendum anti trivelle. E il sindaco di Assemini Mario Puddu non usa mezzi termini: “Avete presente un bambino che quando sa di perdere porta via il pallone e non permette agli altri di continuare a giocare?
Ecco, questo è ciò che ha fatto chi ha invitato all’astensione e chi si è astenuto con convinzione.
Con un’aggravante: qui non si tratta di bambini, qui non si tratta di gesti instintivi, ma di gesto pensato e studiato, con le più molteplici scuse, per giustificare il servilismo e il prostarsi verso a chi del nostro ambiente gliene frega meno di un tubo.
Evitate idiozie tipo “era un referendum inutile” o “per tutelare posti di lavoro” (non perche i posti di lavoro non siano importanti, ma perche a quella gente del vostro posto di lavoro non interessa e lo nomina solo come alibi per i loro porci interessi).
L’unico, se non principale, responsabile di questa porcata, è il Pd con “degno” rappresentante sia in Italia (Renzi) che in Sardegna (Pigliaru).
Se, oltretutto, abbiamo sprecato 300 milioni di euro, lo dobbiamo solo ed esclusivamente a questo governo e a questo presidente (non eletto dal popolo).
A questa gente, servi che strisciano, auguro un mondo, un mondo pieno di trivelle.
Senza scadenza di concessione!
A tutti gli altri auguro il mare, bello come il nostro, e la libertà che alla fine rimane il dono più bello. Per me irrinunciabile”.












