Hanno avuto ampi spazi, gratis, durante i due anni dell’emergenza Coronavirus, tra lockdown e, soprattutto, restrizioni e distanziamenti sociali. Ora, però, con la parte peggiore della pandemia ormai sorpassata, i ristoratori di Quartu Sant’Elena non potranno più avere aree esterne a costo zero. La decisione è della Giunta Milia, messa nero su bianco nel documento che parla di “ulteriori interventi straordinari per supportare la graduale ripresa delle attività economiche e sociali fortemente compromesse dall’attuazione delle misure di contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid-19”: i titolari di bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie e panifici che vorranno mettere più tavolini, sedie e gazebo anche vicino a delle aree verdi dovranno pagare. E, prima di piazzare anche solo uno spillo, dovranno avere il via libera da parte degli uffici comunali. Sarà indispensabile l’autorizzazione da parte del settore Ambiente e servizi tecnologici, prima ancora bisognerà verificare se la zona richiesta può essere o meno occupata e, in caso di parere favorevole, bisognerà anche lasciare una somma come deposito cauzionale.
“L’emergenza Covid è finita, chi vorrà chiedere spazi extra sino al 31 dicembre 2022 potrà farlo ma dovrà pagare”, spiega il vicesindaco Tore Sanna. “Ricordo che ci sono già degli aiuti, deliberati per questa categoria da parte nostra, legati alla possibilità di rateizzare i pagamenti Tari. Il nostro regolamento prevede che possano essere date in concessione anche aree di verde pubblico sinora non concesse, se ovviamente gli uffici daranno il benestare”.










