Il Re è nudo, viva il Re. In alto i calici. Questo diavolo sarà brevissimo. Una pellicola corta, un corto di 30 secondi. Inutile nasconderlo, in quest’occasione nonostante la grande indignazione, tutti hanno un’esigenza: pensare al metaforico bicchiere mezzo pieno. E’ una condanna generalizzata, seppur nessuno debba rispondere di un reato o di una condanna per l’argomento specifico. Sarà pur un diritto acquisito. Di chi si è fatto la legge e ne usufruisce. Erano uomini e donne che annunciano durante la campagna elettorale: state certi, lavoreremo per Voi. Parliamo di pensioni, stipendi, vitalizi, buone uscite. Limiti di reddito per avere i titoli ad usufruirne. Limiti normati per i cittadini. Sottraiamo alla nostra vista sia la lista dei beneficiati, che gli importi lordi o netti. Oggi possono non interessarci. L’antipolitica è una brutta cosa, ma contro l’esagerazione nulla si può fare. Per cui, chi scrive insieme con altri invita: alzi la mano, se esiste, l’Onorevole Consigliere che abbia rinunciato al privilegio, sia tornato al suo mestiere o alla vita da pensionato. E’ un eroe. Brinderemo in suo onore. Alzeremo i calici, al di la del partito d’appartenenza. Tutti noi, poveri cittadini, ricchi e non ricchi. Almeno credo. Gianfranco Carboni












