“Sandro Casula? Un lavoratore instancabile, siamo choccati e rattristati per la sua morte”. Il sindaco di San Vito, Marco Antonio Siddi, parla nel doppio ruolo di primo cittadino e amico sin dall’infanzia del 59enne morto nella notte in seguito a uno schianto pauroso contro un albero sulla Provinciale di Castiadas. Casula aveva appena finito il suo turno di lavoro come cuoco in un complesso turistico della costa, era al volante del suo furgone quando, a quanto pare per un malore improvviso, ha perso il controllo del mezzo e, pochi secondi dopo, la vita. “Da giovane aveva lavorato in Libia con un’impresa di costruzioni. Poi, è tornato a San Vito, dove aveva portato avanti l’attività del padre, una macelleria in via Chiesa”. Da qualche anno, invece, “lavorava facendo le stagioni e, quando tornava in paese, curava un grande giardino che gli era stato lasciato in eredità, vendendo i prodotti che coltivava. La moglie, Cristina Cocco, lavora anche lei come stagionale. Hanno due figli, giovani, il più grande ha poco più di vent’anni”, ricorda il sindaco.
Una vita tutta lavoro e famiglia, quella di Sandro Casula: “Non stata mai con le mani in mano, era una di quelle persone che non trovi a trascorrere il tempo nei bar ma che, anzi, si dava sempre da fare. Sono e siamo tutti addolorati”, riconosce il primo cittadino di San Vito, “porgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia di Sandro, non la lasceremo sola”.












