È una città sotto choc, Monserrato. Emma Bistrussu, la tredicenne morta dopo otto giorni di battaglia in un letto della Rianimazione del Brotzu, era monserratina doc. Studentessa in prima superiore all’istituto Pertini, le medie e le elementari fatte nella scuola di via San Gavino Monreale. Una bambina come tutte, con i suoi sogni e i suoi progetti spezzati da un male improvviso. Stava bene prima dell’encefalite, Emma Bistrussu: è quanto si apprende dall’ospedale, con i medici che hanno fatto di tutto per salvarla. Quando, verso le 5, il suo cuore si è fermato, la tragedia ha spazzato via la speranza. La notizia della sua morte ha gettato nella disperazione i suoi compagni di classe che da più di una settimana speravano di poterla riabbracciare. Ma così, purtroppo, non è stato. Distrutti dal dolore papà Cristiano, impiegato in cantieri comunali, mamma Cristiana, infermiera molto attiva nel sindacato e in politica, e l’altra loro figlia: “Non abbiamo molte parole”, dice la donna, prima di chiudere il telefono. Un dolore immenso, pienamente comprensibile. Perdere un figlio è sempre un dramma, con la D maiuscola.
“Emma era l’alunna più brava della classe”, ricorda Caterina Argiolas, maestra e consigliera comunale di Monserrato che ha avuto, tra i banchi, la bambina ai tempi delle elementari. “Mando un abbraccio fortissimo ai genitori, mi porterò Emma nel cuore, per sempre”. Sconcertato e addolorato anche il sindaco, Tomaso Locci: “Non si è mai pronti a notizie del genere, tutta la comunità è colpita. Mi auguro che tutti possano avere almeno una parola di aiuto per i genitori e anche per gli amici della bambina che ci ha lasciato in maniera prematura. Aveva tutta la vita davanti, impensabile che nel 2021 ai possa ancora morire così, si pensa tanto al Covid ma esistono anche cose peggiori. Ho due figlie piccole e non voglio neppure immaginare il dolore di Cristiano e Cristiana. Spero che le preghiere e la fede possano aiutarli. Come amministrazione comunale”, dice Locci, “staremo vicini in ogni modo alla famiglia, anche con il supporto delle politiche sociali. Sarò presente al funerale cona fascia tricolore”. Le esequie si svolgeranno, salvo modifiche, nella chiesa del Redentore. La famiglia di Emma Bistrussu vive a poca distanza dalla parrocchia ed è conosciuta da don Sergio Manunza.