Meno voli, meno soldi, più disagi. Decolla con polemica il primo intervento della giunta regionale a guida 5 stelle con Alessandra Todde: 28 milioni e mezzo per un anno, invece che i circa 33 che avrebbero dovuto essere parametrandoli ai 48 e mezzo stanziati dalla giunta precedente per un anno e mezzo,.
Non solo: anche numero e frequenza dei voli sono in diminuzione. Il Cagliari-Milano Linate e viceversa, per esempio: nel bando si prevedono quattro collegamenti, mentre oggi sono sei. Due su Alghero-Linate e viceversa, oggi sono tre. Sull’Olbia-Linate si passa da 4 a tre.
Secondo quanto trapela dallo staff della presidente della regione, il bando è stato ereditato dall’attuale giunta. Che, stando sempre a quanto trapela, attraverso la presidente stessa sta cercando di capire perché ci sono meno soldi, e questo dovrebbe essere conseguenza dell’incremento di passeggeri (i contributi aumentarono moltissimo in era covid) e meno voli.
In attesa di saperne di più, e di capire anche perché tanta fretta visto che quello in corso scadrà a ottobre, sono stati pubblicati in gazzetta ufficiale i nuovi bandi per l’affidamento delle rotte della continuità territoriale dai tre aeroporti sardi di Alghero, Cagliari e Olbia per Roma e Milano. Il bando avrà la durata di un solo anno, una sorta di ponte per poter rivedere l’intero sistema dei trasporti, e partirà da ottobre del 2024. Un avviso identico al precedente, anche nei requisiti e nel capitolato.
In totale, come detto, ci sono circa 26,5 milioni (iva compresa) a disposizione delle compagnie aeree, a differenza dei 48,8 del precedente servizio (per 18 mesi). Le gare sono spacchettate nelle sei rotte da e per i tre scali sardi: Olbia-Milano Linate e viceversa con una dotazione di quasi 3 milioni, Olbia-Roma Fiumicino con 1,3 mln, Cagliari-Milano Linate con circa 6 mln, Cagliari-Roma Fiumicino con 8,7 mln, Alghero-Milano Linate con 2,2 milioni e Alghero-Roma Fiumicino con 5,4. I vettori interessati avranno tempo fino al 27 giugno (62 giorni dalla pubblicazione della Gazzetta europea) per presentare le offerte. Le compagnie potrebbero anche accettare gli oneri di servizio pubblico senza la compensazione economica.










