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“La Regione sta attuando politiche attive per aumentare il grado di partecipazione nel mercato del lavoro delle donne, in particolare di coloro in condizioni disagiate, per garantirne la permanenza anche all’arrivo dei figli o nel periodo di assistenza ai genitori anziani, nonché per promuovere l’empowerment delle donne occupate e la valorizzazione della loro esperienza professionale quali driver per la competitività dell’intero sistema socio-economico regionale”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale del Lavoro, Formazione e Cooperazione Sociale, Alessandra Zedda, nel corso di un incontro avvenuto oggi con i 15 beneficiari dell’Avviso per progetti sperimentali di inclusione attiva rivolto a donne in stato di disagio che, grazie allo scorrimento reso possibile dall’incremento finanziario di ulteriori 2 milioni e 480 mila euro rispetto al primo stanziamento di 1 milione di euro – disposto dalla L.R. 22 del 23 luglio 2020 – potranno finalmente avviare le attività previste, coinvolgendo così un maggior numero di destinatarie e completando la graduatoria.
“È una promessa mantenuta – ha puntualizzato l’assessore Zedda -. L’impegno assunto fin dall’approvazione della prima graduatoria, mirato al reperimento delle risorse per permettere alle tante donne che vivono in condizioni di marginalità o vittime di violenza un protagonismo attivo che le renda capaci di reagire ai fenomeni di esclusione, ha reso possibile la realizzazione di esperienze efficaci di inclusione lavorativa e formativa”.
Nelle prossime settimane si procederà all’erogazione del primo anticipo, pari al 50% del finanziamento, sulla base di progetti che tengano conto dei reali bisogni delle persone e di un percorso individualizzato rispondente alle esigenze e formulato sulle potenzialità delle destinatarie.
“Il mio impegno a favore delle donne – ha concluso l’esponente della Giunta Solinas – continuerà a esprimersi nelle sedi e nelle forme opportune, con la convinzione che un sistema sociale improntato su valori di democrazia e libertà non possa prescindere dalla sensibilità femminile e dal loro qualificato e determinante contributo”.