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di Mauro Pili, deputato
Muore militare di 37 anni, resterà 9 giorni in camera mortuaria perché il medico legale è in vacanza.
Quella che sto per raccontarvi è una storia drammatica.
Un ragazzo, 37 anni, militare, di Serramanna, è morto domenica scorsa. Nei giorni precedenti era stato ricoverato al Brotzu di Cagliari.
Dimesso immediatamente.
Niente di grave é scritto sostanzialmente nel referto.
Il giorno dopo la morte nella sua abitazione.
Arriva il 118. Viene accertato il decesso. Il medico, però, nota qualcosa di strano in quella morte improvvisa. Dispone la perizia necroscopica.
Da domenica il cadavere del giovane militare è drammaticamente riverso nella sala mortuaria dell’ospedale di San Gavino.
Il medico è in vacanza. Non c’è un sostituto. Per ragioni, pare economiche, non viene chiamato alcun sostituto.
La perizia, forse, si potrà fare lunedì prossimo. Nove giorni dopo il drammatico decesso.
Si tratta di una storia di doppia mala sanità: una dimissione frettolosa dall’ospedale di Cagliari, una morte infinita all’ospedale di San Gavino.
Familiari ed amici mi hanno chiesto di occuparmi di questo scandalo.
Nelle prossime ore li incontrerò a San Gavino.
Una sanità allo sbando. Senza precedenti. Occorre fare chiarezza immediatamente su quanto sta avvenendo.
Bisogna conoscere le cause del decesso e i motivi dell’abbandono del cadavere sino a nove giorni senza alcun tipo di perizia necroscopica.
Roba da terzo mondo, forse peggio.
Il ministro mandi subito gli ispettori.