
La Sardegna, per la vastità di bellezze naturali, offre sempre al visitatore l’opportunità di scoprire qualcosa di non ancora visto e che attende di essere ammirato. Per i paesaggi mozzafiato, dalle montagne del Gennargentu alle spiagge di sabbia bianca davanti a un mare cristallino, l’Isola è come un paradiso senza tempo per gli amanti del trekking, sia nei percorsi a elevato grado di difficoltà, destinati ai più esperti e fisicamente preparati, sia lungo i sentieri più agevoli da percorrere, opportunità per tutti coloro che vogliono osservare la Sardegna da un diverso punto di vista, naturalisticamente attraente e con ritmi rilassanti. L’escursione a piedi è un’esperienza avvincente per chi intende immergersi nella ricchezza ecologica dell’isola e, a seconda delle destinazioni prescelte, nella varietà dei monumenti naturali e archeologici che questa terra è in grado di offrire. Con il passare del tempo questa attività che unisce l’amore per la natura, l’avventura e la scoperta culturale, ha guadagnato sempre più popolarità e la Sardegna è diventata una delle mete più famose del Mediterraneo tra i viaggiatori di tutto il mondo che cercano esperienze autentiche e profonde connessioni con il territorio che li circonda. Può offrire la sensazione di attraversare ambienti ancora inesplorati o comunque ben lontani dalle destinazioni molto affollate.

La Sardegna è pronta, in tutto l’arco dell’anno, ad accogliere a braccia aperte chi vuole scoprirla rispettandola e, ovunque, il visitatore ha l’opportunità, attraverso le agenzie specializzate in loco e le tante esperte guide, necessarie nei percorsi più impegnativi, di avventurarsi in una nuova dimensione. Ma sempre con le dovute cautele, adeguando l’escursione alla propria attitudine e capacità fisica, dotandosi dell’abbigliamento e delle attrezzature necessarie, fondamentali in caso di imprevisti, ad esempio in caso di cambiamento delle condizioni metereologiche o, nel caso di tracciati molto difficoltosi e meno battuti, di perdita del senso di orientamento. L’alta qualità di questo tipo di esperienza l’hanno comprovata nel tempo coloro che hanno già la fortuna di godersela. Tra la vasta gamma di itinerari proposti c’è solo l’imbarazzo della scelta. Varia la difficoltà, ma tutti i sentieri hanno in comune tra indiscutibili caratteristiche: bellezza, atmosfera e unicità.
Nella nostra selezione non si può non partire dall’esperienza di trekking forse più famosa tra gli appassionati: il Selvaggio Blu. Rigorosamente per esperti, in grado di effettuare parti in arrampicata, si estende lungo la costa centro-orientale dell’Isola, tra Santa Maria Navarrese e Cala Gonone, attraverso altipiani rocciosi a picco sul mare e aree coperte dalla macchia mediterranea, con forti dislivelli attraverso le codule o canyon che conducono ad alcune delle spiagge più famose della zona come Cala Luna, Cala Sisine e Cala Goloritzè, ben più facilmente raggiungibili in barca. E’ un percorso di una settimana e per questo è riservato a chi ha grandi capacità di adattamento. Ma l’esperienza è sicuramente una delle più gratificanti in assoluto.

Verso l’interno della Sardegna, nella provincia di Nuoro, la natura selvaggia del Supramonte offre, in particolare, la possibilità di attraversare la gola di Gorroppu, una delle più profonde d’Europa, per ammirare l’imponenza e la maestosità dei massicci rocciosi, o di visitare le rovine dell’antico villaggio nuragico di Tiscali, immerso in un ambiente magico e misterioso, simbolo di una storia e di un passato glorioso del quale non tutto è stato ancora scoperto. Anche il Gennargentu, nei percorsi diretti alle vette della Punta La Marmora o del Bruncu Spina, oltre i 1.800 metri di altitudine, propone una natura incontaminata nella flora e nella fauna e panorami indimenticabili. Ma il trekking non è solo per gli esperti. Tante opportunità si presentano a chi magari, arrivando in Sardegna, non aveva mai pensato di concedersi, per una giornata, una divagazione vacanziera diversa dal classico soggiorno tra bagni in mare e quiete in spiaggia sotto gli ombrelloni.

L’Oasi del cervo e della luna di Monte Arcosu è una riserva naturale del WWF di circa 4.000 ettari, ad appena una ventina di minuti di auto da Cagliari, in grado di offrire la visione di valli e boschi da favola abitati dal cervo sardo e da vari uccelli rapaci come l’aquila reale che il territorio difende dal rischio di estinzione. E per chi proprio dal mare della Sardegna non si vuole troppo allontanare, si può optare, ad esempio, nel nord dell’Isola, ad Alghero, per gli itinerari attorno a Capo Caccia nel parco di Porto Conte, oppure in quelli che attraversano l’area protetta dell’isola dell’Asinara, tra bellissime cale e le testimonianze del non troppo lontano passato di quello che è stato uno degli istituti di pena più temuti d’Italia. Esperienza di turismo responsabile per il suo massimo rispetto per l’ambiente da preservare, il trekking in Sardegna lascia tutti a bocca aperta. E non solo per ciò che si può ammirare, ma anche per tutti i benefici di salute che una bella passeggiata nella natura può garantire a ognuno di noi, lontano dagli stress della vita quotidiana.














